Uno studio francese pubblicato nell’ultimo numero del British Medical Journal lo conferma: l’uso regolare di benzodiazepine per un periodo superiore a tre mesi aumenta notevolmente il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer.
Cosa sono le benzodiazepine?
Le benzodiazepine sono una classe di farmaci psicotropi, vale a dire, che agiscono sul sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) modificando alcuni processi chimici naturali (fisiologici).
Porta a cambiamenti di coscienza, umore, percezione e comportamento.
Provoca un effetto ansiolitico (contro l’ansia), miorilassante (rilassante muscolare), ipnotico (induce il sonno), antiepilettico (contro l’epilessia) e amnesico (causando problemi di memoria). Tra i principi attivi e i nomi commerciali citiamo Alprazolam, Bromazepam, Bromiden, Diazepam, Valium e Xanax.
Questi farmaci sono comunemente utilizzati per il trattamento di disturbi come ansia, spasmi, insonnia, convulsioni, o agitazione durante l’astinenza da alcol.
L’uso a lungo termine di benzodiazepine è pericoloso?
E’ noto da molti anni che l’uso di benzodiazepine per oltre un