lunedì 8 ottobre 2018

NARCISISMO

Le tre fasi nella relazione con un narcisista


Nella relazione con un narcisista si possono individuare tre fasi. Esse sono:
- il bombardamento d'amore (Love Bombing)
- la svalutazione
- lo scarto
Queste tre fasi della relazione col narcisista non vengono necessariamente in tempistiche precise, che hanno una durata precisa, e possono anche essere ripetute più volte in cicli.  Quindi non è che necessariamente abbiamo due settimane con la prima fase, tre settimane con la seconda, 4 con la terza; certo possono anche avere una tempistica del genere ma possono anche variare e metterci mesi oppure possono essere anche un po' confuse l’una con l'altra.

BOMBARDAMENTO D’AMORE (LOVE BOMBING)
La fase di Love Bombing oppure di bombardamento d'amore cos'è esattamente e come funziona?
Il narcisista quando seleziona le proprie prede, non le prende a caso ma le sceglie con determinati criteri.  Le prede che sceglie il narcisista devono essere delle persone particolarmente empatiche, sensibili, devono essere delle persone che hanno una predisposizione verso l'alto sacrificio e che sono solite trattare gli altri con grande riguardo; insomma, persone che pongono gli altri prima di se stessi. Devono essere delle persone con dei grandi talenti, con delle grandi capacità e, soprattutto, devono essere delle persone con una carenza di autostima e di valore di sé,  per cui sono facilmente manipolabili e abbordabili.  
Il narcisista non appena individua la persona giusta inizia con la fase di Love Bombing. Questa fase può contenere qualsiasi tipo di grandiosi atti d'amore a seconda della persona e della situazione. Può consistere, ad esempio, in regali smisurati, oppure in continue tenere attenzioni o anche in bellissimi complimenti; oppure delle grandi promesse o un eccesso di manifestazioni di affetto e di amore.  Durante questa fase, una persona che non ha una carenza di autostima o di valore di sé, si accorge immediatamente che c'è qualcosa che non va, percepisce che non si tratta di un’interazione naturale,  che c'è qualcosa di falso, che c'è come una recita dietro tutto questo;  però non avendo un forte senso di se stessa la persona si lascia ingannare, non ascolta il suo istinto, trascura i campanelli d’allarme e cade nella trappola.
E’ importante, innanzitutto, capire che questa prima fase di Love Bombing è estremamente difficile per il narcisista, gli richiede un grandissimo impegno ed è molto innaturale per
lui; è come una recita sopra una recita perché deve agire, comportarsi in un modo che non rappresenta assolutamente la persona che realmente é. Anche per questo, il narcisista, durante questa fase di bombardamento d'amore, farà delle avance che sembreranno estremamente veloci rispetto a quelle di una relazione normale; ad esempio, inizierà già da subito a parlare d’amore, di proposte di matrimonio o di convivenza, di avere figli; insomma farà in maniera accelerata quei passi che normalmente in una relazione naturale e sana ci impiegano molto tempo per stabilirsi. Questo serve in parte per cercare di agganciare la vittima ma, soprattutto, perché il narcisista vuole accelerare il più possibile questa fase per arrivare alla seconda fase dove può iniziare a rilassarsi ad essere di più la persona che è realmente. Questa prima fase spesso viene definita fase  dell’idealizzazione, perché all'inizio il narcisista idealizza e pone sul piedistallo la sua vittima.  
Il narcisista, infatti, vive in una fantasia, dentro una realtà immaginaria di se stesso; in questa fantasia lui è onnipotente, è superiore, è migliore, è giusto, è il più buono e quindi merita il miglior trattamento, merita le migliori persone intorno a lui, merita il miglior stato sociale ecc. 
Quindi, cosa fa in questa fase il narcisista?  Intanto non ha scelto a caso la sua vittima ma ha scelto una persona di grandi capacità e talenti; poi, oltre a vedere queste qualità nella sua vittima, la idealizza come il perfetto partner, cioè come un servo per lui che soddisferà tutti i suoi bisogni, tutte le sue richieste, sottomettendosi e accettando tutto ciò che lui vuole. Dopo avere agganciato emotivamente la sua preda egli non la vede più come una persona separata da sé stesso ma come un'estensione di sé, assimilandone anche le qualità, i pregi, i successi che diventano parte della sua persona; in questa maniera rinforza la sua fantasia narcisistica dove lui crede di essere questa magnifica persona migliore degli altri; così associandosi in questo modo alla sua vittima non la vede più come una persona indipendente ma come un servo nella relazione con lui, ed è convinto che per ottenere tutto questo sia sufficiente mostrare grandi gesti di amore che ha visto fare ad altre persone che amano davvero e che lui semplicemente copia da quelle persone in maniera anche grezza e grossolana, simulandole, ovviamente, e non manifestandole in maniera sincera. 

SVALUTAZIONE
Il narcisista dopo avere agganciato in questo modo la sua preda inizia la seconda fase, nella quale egli si rilassa inizia insomma a godersi lo show e prendersi quello che è convinto merita di prendersi: ovvero l’eterna servitù del partner co-dipendente. Quindi inizia semplicemente a rilassare i suoi comportamenti e a manifestare la sua reale natura che è totalmente inconsistente; inizierà ad avere dei comportamenti imprevedibili dove magari dirà una cosa e poi ne farà un'altra, non sarà coerente, non sarà disponibile emotivamente perché non è in grado, non avrà empatia, non avrà compassione profonda e vera, non ci sarà, quindi,  come un vero partner nei momenti di bisogno. Inoltre, farà promesse che non verranno mantenute, ci saranno parecchie menzogne, gaslighting, manipolazioni ecc. Avrà spesso dei comportamenti scorretti e poco etici sia nei confronti del partner che con  altre persone. Durante questa fase che è chiamata di “Svalutazione” si inizia a vedere la parte più reale meno teorica di questa persona e la relazione comincia a diventare intollerabile per il partner co-dipendente in quanto le sue pretese, il suo comportamento non etico, e malsano diventerà molto pesante per il partner. 
Insomma, tutti quegli avvertimenti della voce interiore, dell’intuito che, all'inizio della fase di Love Bombing, il partner co-dipendente non ha ascoltato perché illuso dal voler credere alla falsa recita del narcisista ora cominciano a manifestarsi. Ma in questa fase ormai è troppo tardi,  essendo la persona co-dipendente ormai agganciatoa emotivamente è troppo tardi per fare un passo indietro e non riesce ad uscire dalla relazione perché, in ragione della sua bassa autostima e insicurezza, si attacca morbosamente a quell'immagine creata dal narcisista durante la fase di bombardamento d'amore. Questa fantasia d'amore stupendo, fantastico, dove la persona co-dipendente vede l’amore della propria vita, il suo principe azzurro, ora la vuole ripristinare a tutti i costi, vuole capire cosa sta facendo di sbagliato, perché le cose sono cambiate e cerca di riportarle come prima, non rendendosi conto che ciò che era prima non è mai esistito, era solo una finzione e che questa invece è la dura realtà.
A questo punto il partner co-dipendente cerca di cambiare il narcisista; inizia a ricercare il dialogo, a chiedere dei cambiamenti, a fargli capire che questa relazione non va bene insomma, inizia a pretendere quella che dovrebbe essere una relazione sana, naturale e di vero amore. Ma qui iniziano i veri problemi, perché, mentre una persona sana, ovvero non narcisista, è una persona capace di amare, di avere empatia, prenderebbe questo feedback per cercare di migliorare, il narcisista fa l'esatto contrario. Questo perché il narcisista vive in questa sua fantasia, con questa immagine molto distorta di sé stesso, e questa immagine è tutto ciò per cui lui vive, non c'è altro, neppure la vita è più importante; per cui ogni sua azione, ogni cosa (incluso il partner) esiste nella sua vita esclusivamente per rafforzare questa sua immagine distorta di sé. L'unico motivo per cui ha una relazione è confermare questa sua superiorità e per essere servito, non c'è altro motivo. Inoltre, questa immagine alterata di sé stesso per lui è vitale e lui vi si aggrappa con tutte le sue energie pur di continuare a mantenerla, perché ne va della sua vita. Dietro questa immagine che tiene con così tanto ardore, esiste la sua ferita, un trauma iniziale, il trauma che lo ha reso un narcisista e questo è un trauma così potente, così estremamente doloroso che il narcisista non lo affronterà mai, lo ha  soppresso completamente nel suo subconscio, non lo ricorda neppure, ne ha totalmente cancellato la memoria e lo ha rimpiazzato con questa sua fantasia immaginaria. Per cui l'unica cosa che lui vuole è continuare a nutrire questa fantasia a mantenerla. Ciò ovviamente richiede un enorme impegno perché, essendo immaginaria, non essendo reale, non ha una base di sostegno solida, è continuamente sbriciolosa; per questo lui potrebbe essere incapace in altri aspetti della vita, perché tutte le sue energie sono praticamente investite in questa sua immaginazione. 
In questa seconda fase, quando il partner inizia quindi a fare delle critiche a fargli notare le cose che non vanno bene, in realtà gli sta chiedendo di iniziare a rompere, a sbriciolare questa sua fantasia dove lui è onnipotente ed è superiore, ciò comincia a creare delle crepe in questa sua immagine costringendolo a vedere la sua vera persona e cioè chi è veramente lui stesso. Una cosa del genere è inconcepibile per un narcisista perché non vuole mai assolutamente confrontarsi con quel suo dolore iniziale: la cosidetta ferita narcisistica.  
Allora, prima di tutto, il narcisista cerca di difendere questa sua immagine, quindi inizieranno i litigi le discussioni che non avranno assolutamente senso e saranno solo delle distorsioni logiche nel tentativo di ristabilire questa immagine.  
Se questo non funziona, allora il narcisista può diventare molto aggressivo o anche violento e reagirà come se fosse minacciata la sua stessa vita,  perché la sua fantasia narcisistica è più importante della sua vita e quindi manifesterà un furore, una rabbia che va oltre la rabbia: una rabbia terribile. 
Se questa tattica non funziona, allora cercherà di dipingersi come vittima, potrà avere esplosioni di pianto e di disperazione, oppure depressione: tutti tentativi volti a ripristinare l’ordine. Se tutto questo ancora non funziona, allora arriva la fase dello SCARTO che è l'ultima risorsa del narcisista. 

FASE DELLO SCARTO
Quando tutti gli altri tentativi sono falliti, l’unica soluzione che rimane al narcisista è quella di annientare la sua vittima. 
La fase dello scarto, di solito, viene percepita dal co-dipendente come un’azione drastica che accade da un giorno all'altro, in una maniera che sembra improvvisa: il giorno prima il narcisista stava mandando messaggi e lettere d'amore, promesse di matrimonio e il giorno dopo per lui il partner non esiste più, dice che non prova più niente e che è tutto finito. 
Questo cambiamento, che alla vittima sembra così drastico, probabilmente è stato già premeditato da molto tempo, magari avrà iniziato a parlare male del partner a metterlo in cattiva luce con altre persone, con la sua famiglia, i suoi amici ed è convinto che essi lo sostengono in questa sua manipolazione. Descriverà la vittima come una persona estremamente problematica,  magari anche con gravi problemi psicologici o addirittura pazza; mentre invece descriverà sé stesso come la povera vittima che cerca in tutti i modi possibili e con tutta la sua volontà di sistemare questa relazione. Così, dunque, si è creato il suo punto d'appoggio per quando procederà con lo scarto, aspettando solo il momento opportuno, magari scegliendo un momento di maggiore vulnerabilità del partner.
Per un narcisista però lo scarto non ha l'obiettivo semplicemente di terminare la relazione, anzi, a dire il vero, lui non la vuole terminare, vorrebbe tenere il partner a sua disposizione per il futuro, nel caso non riuscisse, ad esempi, a trovare un’altra vittima. 
Il suo obiettivo principale invece è quello di annientare la propria vittima, perché così facendo, la sua fantasia narcisista, che stava per essere messa in discussione, non è più in pericolo, mentre per la vittima, la fase dello scarto sarà uno shock, un momento estremamente devastante e doloroso, non riesce a capire cosa sia realmente successo e dove ha sbagliato. 
Molte persone fanno un’enorme fatica a capire cosa sia la rottura con un narcisista, e perché sia così difficile poi andare avanti. In realtà, questo momento così doloroso per la persona co-dipendente di un narcisista, può diventare invece un’opportunità, una situazione da sfruttare a proprio vantaggio; infatti, se la si considera come uno stimolo per “svegliarsi”, per crescere, per espandersi, la rottura con un narcisista può diventare una vera e propria benedizione. Questo momento così difficile potrà invece essere una vittoria, perché significa che la persona co-dipendente non è più malleabile, non è più sottomessa, essa riesce a non lasciarsi più imbrogliare, calpestare, denigrare e sminuire. Ciò significa anche, che la persona è diventata integra, per questo il narcisista la lascia, perché se fosse tutte quelle cose che era prima la cercherebbe ancora. Invece questo è il momento in cui il co-dipendente può iniziare a pensare di essere la persona che è sempre stata dentro di sé ma che non ha mai avuto il coraggio di essere. Questo è il momento per iniziare un lavoro su se stessi e capire quali sono i motivi che conducono verso una relazione tossica, che portano una persona ad accettare l’inaccettabile, a tollerare l’intollerabile e a stare con una persona che l’ha trattata come un oggetto per tutto questo tempo. 
Iniziare un percorso di crescita lavorando anche sui propri traumi è l’unico modo per evitare il rischio di ricreare in una nuova relazione lo stesso tipo di rapporto di co-dipendenza.
Alcune delle tecniche particolarmente indicate sono: il Training Autogeno superiore e le Visualizzazioni guidate

Lo spunto per questo articolo è stato tratto da una esperienza diretta raccontata su YouTube

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