martedì 17 giugno 2014

Disturbo Ossessivo Compulsivo


CENNI STORICI
Le prime osservazioni sul comportamento ossessivo risalgono al 1860, ma solo verso l'inizio del nuovo secolo Freud aprì la via ad una comprensione più profonda di tale disturbo, egli lo chiamò: nevrosi ossessiva e ne descrisse il quadro clinico nella lezione 17 della "Introduzione alla Psicoanalisi" (1915-1917). Questa sintomatologia, prima dell'uscita della terza edizione rivisitata del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-III-R), era conosciuta come (psico)nevrosi ossessivo-compulsiva o, semplicemente, come è tuttora definito in Psicoanalisi: (psico)nevrosi ossessiva.
Tale disturbo, oggi definito: disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), pur essendo classificato tra i disturbi d'ansia dal DSM-IV-TR2, da molti è considerato invece, in virtù della sua scarsa rispondenza al trattamento con farmaci ansiolitici, come

giovedì 5 giugno 2014

Come lo stress prolungato provoca disturbi mentali gravi


    Il delicato equilibrio tra materia bianca e grigia è interrotta da stress cronico.
Lo stress prolungato provoca cambiamenti nella materia bianca e grigia del cervello che potrebbe aiutare a spiegare i disturbi emotivi e successivamente l'ansia.
    In una serie di esperimenti, gli scienziati di Berkeley hanno scoperto che lo stress cronico porta a un minor numero di neuroni e una maggiore produzione di mielina ( Chetty et al., 2014 ).
    I neuroni costituiscono la cosiddetta materia grigia del cervello; questi sono utilizzati per memorizzare ed elaborare le informazioni.
Mentre la mielina è una sostanza bianca grassa che circonda le connessioni tra i neuroni e che aiuta il flusso di informazioni in tutto il cervello.
Sappiamo già che l'equilibrio tra materia grigia e bianca nel cervello è molto importante.
    Le persone che hanno disturbi da stress post-traumatico, per esempio, hanno