sabato 21 novembre 2020

ANATOMIA DELLA PAURA E COME GESTIRE LE PRINCIPALI PAURE ATTUALI

Disegno di Fabio Magnasciutti, immagine tratta dal sito: newstown

IL RUOLO DELLA PAURA NEGLI ESSERI VIVENTI
La paura è una delle reazioni più antiche e radicate negli esseri viventi, il cui scopo è quello di proteggerli dai pericoli provenienti dal mondo esterno. 
La paura è così importante per la preservazione delle specie viventi da essere presente sia nelle forme di vita più elementari che in quelle più strutturate. Essa può assumere quindi forme semplicissime, come ad esempio l'automatico richiudersi e appallottolarsi del riccio di fronte ad un pericolo; oppure molto complesse, come nell’uomo, dove la paura innesca meccanismi che, in risposta ad uno stimolo, partono dal cervello e coinvolgono l’intero organismo.

ANATOMIA DELLA PAURA NELL'ESSERE UMANO
La risposta alla paura ha inizio in una zona chiamata amigdala, situata in profondità nel cervello. Da qui, tutte le volte che si presenta uno stimolo interpretato come minaccia, si innesca una reazione a catena molto complessa: vengono rilasciati ormoni dello stress, si attiva una parte del sistema nervoso conosciuto come: sistema nervoso simpatico, che risulta essere coinvolto in quelle funzioni definite di «attacco o fuga». Il cervello entra in uno stato di allerta che viene tramesso all'organismo, così le pupille si dilatano, il respiro accelera. Aumenta anche la frequenza cardiaca, la pressione e il flusso sanguigno. I muscoli ricevono più glucosio, mentre organi non vitali, come il sistema gastrointestinale, vengono posti in uno stato di ridotta attività.
In questo modo la concentrazione è tutta rivolta al pericolo, e il corpo si prepara ad affrontarlo nel modo più opportuno. In contemporanea parte una valutazione della minaccia per cui intervengono altre aree del cervello, come l’ippocampo e la corteccia prefrontale, che aiutano a interpretare la minaccia percepita. Se ci si trova di fronte a un falso allarme, interviene il sistema nervoso parasimpatico e la risposta si spegne, mentre nel caso di pericolo reale la risposta continua a essere alimentata. 
È proprio questo sistema complesso che ha consentito alla specie umana di sopravvivere a innumerevoli pericoli nel corso della propria storia. Ed è lo stesso meccanismo che viene attivato di fronte a pericoli che minacciano la nostra sopravvivenza come lo è, ad esempio, la malattia. 

ATTUALITA' DELLE PAURE
Oggi, sempre più spesso, accade che questo complesso sistema di auto-protezione diventa disfunzionale e molto pericoloso per la salute e il benessere psico-fisico dell'organismo. 
Quando la minaccia esterna viene percepita come un pericolo continuo e costante (come ad esempio nel caso del coronavirus Sars-CoV-2) lo stato di allerta è sempre attivo, anche se ciò avviene al di sotto della consapevolezza corporea e anche psichica. 
In tal caso, il sistema parasimpatico non si attiva per sedare la condizione di allerta in cui l'organismo è stato posto dal sistema nervoso simpatico, così l'unità psico-fisica si ritrova in uno stato costante di allerta. 
Questo, se prolungato nel tempo, potrebbe dare origine a tantissimi disturbi, sia dal punto di vista corporeo determinando le cosiddette malattie psicosomatiche, sia dal punto di vista psichico con stati d'ansia generalizzati, ipocondria (paura della malattia), depressione, ossessioni e compulsioni o varie forme di fobie come rupofobia (paura dello sporco), agorafobia (paura di uscire), claustrofobia (paura di sostare in ambienti chiusi) ecc.

TECNICHE DI GESTIONE DELLE PAURE
Come affrontare e superare questo tipo di meccanismo  fisiologico alterato, scatenato da una paura costante e prolungata nel tempo? Come trattare le paure a livello cognitivo e psichico? 
Per imparare a gestire e risolvere le paure bisogna affrontarle a diversi livelli e da diversi punti di vista. 
Dal punto di vista storico ed eziologico bisogna indagare sull'origine, il contesto in cui la paura si presenta la prima volta, sulle modalità con le quali si manifesta, rilevare eventuali correlazioni con particolare eventi accaduti nella vita ecc. 
Dal punto di vista cognitivo si potrebbe studiare, imparare, farsi aiutare a comprendere il funzionamento dell'organismo in modo tale da capire da soli ciò che è bene o ciò che potrebbe essere nocivo per la nostra salute; e questa conoscenza deve spaziare a 360 gradi: dall'alimentazione alle difese immunitarie, dai farmaci ai rimedi naturali, dalle relazioni alle dinamiche familiari e così via. 
Dal punto di vista pratico, nel caso di stati d'ansia generalizzati, di stress emotivo e di percezione di una costante tensione psico-fisica si possono apprendere delle tecniche specifiche che incidono sul funzionamento e riequilibrio del sistema nervoso simpatico e parasimpatico. Tali tecniche vengono personalizzate e adattare al soggetto e alle sue difficoltà, e  si possono apprendere attraverso poche video-sedute on-line. 
Nel caso di disturbo ipocondriaco, depressione, fobie legate sia allo stato di disagio attuale (scaturito dalla pandemia) che da altre situazioni particolari, alle suddette tecniche si associano prescrizioni comportamentali, visualizzazioni guidate, tecniche di svelamento, ristrutturazione delle abituali modalità di pensiero ecc. 
L'importante è imparare a gestire le paure, qualsiasi tipo di paura, perché anche se non possiamo controllare direttamente ciò che accade intorno a noi, possiamo però imparare a controllare le nostre reazioni e le nostre azioni a beneficio di un benessere fisico, psichico e anche spirituale.