DEFINIZIONE
I tic, nel passato hanno avuto, da parte di molti studiosi, maggiore attenzione rispetto ai tempi moderni. Già Charcot li definiva: "caricature di atti naturali"; Henry Ey continuava definendoli: "movimenti stereotipi bruschi, intempestivi, che si impongono al soggetto risultando socialmente molesti e dall'evoluzione capricciosa".
Secondo la definizione di Trousseau "...il tic non doloroso consiste in rapidissimi movimenti convulsivi a carattere ricorrente che di solito si limitano ad un esiguo numero di muscoli, soprattutto quelli del viso, ma che possono interessare anche il collo, il tronco, le membra … Nell'uno è uno sbattere di palpebre, una contrazione delle guance, delle narici, delle labbra, tale da ricordare una smorfia; in un altro è l'annuire col capo, un'improvvisa, ricorrente torsione del collo; in un terzo uno scrollar delle spalle, un movimento spasmodico dei muscoli del ventre o del diaframma: in breve