martedì 11 febbraio 2020

The miracle of life

Una musica stupenda di Emiliano Toso che ogni madre dovrebbe ascoltare e fare ascoltare al figlio che porta in grembo. L'ascolto è utilissimo anche dopo, nei primi mesi di vita, per il benessere del piccolo e per conciliare il suo sonno.

giovedì 6 febbraio 2020

INDAGINE CONOSCITIVA SULLE CAUSE DI DEPERSONALIZZAZIONE/DEREALIZZAZIONE

Foto tratta dal sito: "Aleteia.org"
Il Disturbo di Derealizzazione e Depersonalizzazione (DDD) di cui si è parlato ampiamente nell'articolo precedente (il link lo troverete in fondo) è un disturbo che, al giorno d'oggi, si sta diffondendo sempre di più, e riguarda soprattutto i giovani di età compresa tra 12-30 anni, con un picco massimo intorno ai 16 anni. 
Come già detto (sempre nel post precedente) non si conoscono con certezza le cause di tale disturbo; si ritiene che esse siano molteplici e che debbano intervenire diverse variabili affinché possa strutturarsi il Disturbo di Derealizzazione e Depersonalizzazione. 
Inoltre, non ci sono studi sufficienti tali da chiarire i motivi per cui il DDD si manifesta solo in quella determinata fascia di età, mentre la sua insorgenza diventa rarissima dopo i 40 anni. 
Si è pensato quindi di avviare una piccola indagine conoscitiva per individuare quali altre cause, oltre quelle indicate nella letteratura sul tema (peraltro alquanto scarsa) intervengono nella eziologia di tale patologia. Ed individuare inoltre, eventuali correlazioni che potrebbero far luce anche sulle motivazioni che ne determinano l'insorgenza proprio in quella fascia di età.  
Trovare che cosa hanno in comune i giovani che sono vittima del Disturbo di Derealizzazione/Depersonalizzazione ci aiuterebbe a delineare meglio il quadro eziologico e quindi ottenere importanti elementi per definire e strutturare il trattamento maggiormente indicato. 
Per tale motivo chiediamo a tutti i ragazzi che pensano di soffrire di tale disturbo o hanno dubbi in proposito, di inviare un messaggio privato (ai recapiti sotto riportati) e verrà fornito un questionario che aiuterà a capire se la sintomatologia potrebbe rientrare o meno nella categoria del DDD secondo i parametri del DSM V ed alcune domande specifiche volte ad individuare eventuali traumi, esperienze, abitudini ecc. che potrebbero definire meglio le cause di tale  disturbo sempre più frequente ed invalidante
Per i minorenni, il questionario e le domande devono essere richieste dai genitori. 
Per tutti coloro (ragazzi o genitori) che aderiscono all'indagine, sia che siano già in terapia o che ancora avessero dei dubbi riguardo ai sintomi di cui stanno facendo 
esperienza loro stessi o i loro figli, in base alle risposte date, verrà fornito un orientamento, consigli di lettura, suggerimenti e, se è il caso, prescrizioni comportamentali utili per affrontare e risolvere nel modo più efficace e in tempi rapidi il problema in oggetto.
I dati saranno soggetti al diritto di privacy e utilizzati solo a fini statistici o per di fornire un orientamento e informazioni specifiche adeguate al caso.
Richiedere il questionario 
- scrivendo a questa e-mail: mgzocco@gmail.com;
- su WhatsApp al seguente nr. 389 116 1310 
- o richiederlo via chat al seguente profilo FB: Maria Giovanna Zocco - Psicologa Clinica on-line
Link di approfondimento sul Disturbo di Derealizzazione e Depersonalizzazione

mercoledì 5 febbraio 2020

Depersonalizzazione e Derealizzazione

DEFINIZIONE
Il Disturbo di Depersonalizzazione e Derealizzazione (DDD)
consiste in uno stato alterato di consapevolezza del Sé che si manifesta in episodi persistenti o ricorrenti di distacco o separazione da se stessi (depersonalizzazione), dall’ambiente circostante (derealizzazione) o entrambe, durante i quali però l’esame di realtà rimane integro.
Nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5, APA 2013), tale disturbo rientra nella categoria  dei Disturbi Dissociativi. 
Per Depersonalizzazione - come riportato nel sito "Ipsico.it" - s’intende un’esperienza soggettiva di irrealtà, di distacco o 
estraneità dalla propria identità, dai propri pensieri, sensazioni, emozioni, oltre che dal proprio corpo.

Induce sensazioni disturbanti che includono un senso di non esistenza, di sentirsi fuori dal proprio corpo, come un osservatore esterno di se stesso, come un automa. 
La depersonalizzazione è associata a una diminuzione o perdita di reattività emotiva, come una sorta di intorpidimento