lunedì 23 ottobre 2023

Il primo suono

 "La prima musica codificata nella nostra memoria è proprio la prima vibrazione che ci ha generato: il ritmo delle nostre prime cellule"

Ci sono delle musiche che hanno effetti specifici sulla nostra psiche e anche sul nostro organismo. 

Brani che hanno funzione ansiolitica, altri sono adrenalinici ed energizzanti, altri ancora che hanno una funzione benefica per il benessere del corpo e così via. 

"Imagine" di John Lennon rientra nella categoria delle musiche ansiolitiche e calmanti



TRADUZIONE TESTO:

Immaginate che non ci sia alcun paradiso
Se ci provate è facile
Nessun inferno sotto di noi
Sopra di noi solo il cielo
Immaginate  tutta le gente
Che vive solo per l’oggi

Immaginate che non ci siano patrie
Non è difficile farlo
Nulla per cui uccidere o morire
Ed anche alcuna religione
Immaginate tutta la gente
Che vive la vita in pace

Si potrebbe dire che io sia un sognatore
Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
Ed il mondo sarà come un’unica entità

Immaginate che non ci siano proprietà
Mi domando se si possa
Nessuna necessità di cupidigia o brama
Una fratellanza di uomini
Immaginate tutta le gente
Condividere tutto il mondo

Si potrebbe dire che io sia un sognatore
Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
Ed il mondo sarà come un’unica entità.

martedì 25 aprile 2023

Approccio olistico ai problemi di salute

Dal punto di vista scientifico, la psicologia olistica considera l'essere umano un tutt'uno integrato: corpo, psiche, spirito, affettività, relazioni, ambiente ecc. tutti elementi strettamente collegati e interdipendenti.  Lo squilibrio anche in uno solo di questi ambiti influenza inevitabilmente tutto l'essere nella sua complessità. 

La medicina classica, invece, soprattutto in occidente, non ha fatto altro che spezzettare l'essere umano, specializzandosi sempre di più, al punto che non ci sarebbe da meravigliarsi se dovessero emergere nuove figure specialistiche come, ad esempio, l'oculista dell'occhio destro e quello per l'occhio sinistro. Questa frammentazione del corpo umano ha determinato, in ambito medico, il riduzionismo della malattia a: sintomo - diagnosi - farmaco. La medicina classica allopatica presta pochissima attenzione alle cause della malattia e non considera l'eventuale organo bersaglio come elemento interattivo col resto del corpo e tantomeno con lo stato psichico dell'individuo e ancor meno alla sua interazione con l'ambiente. 

La visione olistica, invece, è "...orientata alla persona e non alla malattia, alla causa che ha generato una disfunzione e non al sintomo, al sistema e non all'organo specifico, al ripristino della funzione, stimolando il normale processo di auto-guarigione (basti pensare alla capacità di auto-rigenerazione delle cellule, dei tessuti, degli organi...). L'obiettivo che la medicina olistica si prefigge non è quello di curare un singolo organo o tessuto, ma è quello di riportare equilibrio e benessere all'individuo nella sua totalità e di ristabilire l'equilibrio con l'ambiente circostante. Un altro aspetto importante da sottolineare riguarda la prevenzione  (intesa come un corretto stile di vita) che è fondamentale per mantenere uno stato di salute. L'atteggiamento di ciascuno di noi dovrebbe essere quindi responsabile e volto a prevenire la malattia, sia sul piano fisico che su quello mentale e spirituale ... E' importante comunque sottolineare che l'approccio olistico non si contrappone alla medicina tradizionale e non esclude le cure mediche necessarie per ogni tipo di patologia, ma va ad aggiungersi per la ricerca di un equilibrio che possa migliorare lo stato generale della qualità della vita del paziente" *

Dott.ssa Maria Giovanna Zocco


Fonti: 

 La medicina olistica, la terapia olistica, ma soprattutto l’approccio olistico al paziente

sabato 25 marzo 2023

Elaborazione e superamento del blocco esistenziale del lutto prolungato

Foto tratta da internet

    La perdita dell'oggetto d'amore, di un legame affettivo importante si accompagna sempre ad una sofferenza più o meno profonda, ad un dolore più o meno difficile da elaborare; a volte, questo sentimento è così intenso e persistente che non basta il tempo a farlo decantare. 

    Oggi la tecnologia ci viene incontro anche in questo, con l'utilizzo di nuove strategie psicologiche che si avvalgono di strumenti multimediali al fine di aiutare le persone ad elaborare il loro dolore e superare il blocco esistenziale del lutto prolungato.

    Nella nostra impostazione, il percorso breve di trattamento delle depressioni reattive e di elaborazione del lutto consiste in un processo personalizzato che può richiedere da 6 a 12 incontri attraverso video-sedute on line.

    L'esperienza di lutto può riguardare la perdita di una persona cara o del lavoro, la fine di una storia d'amore o un divorzio, la perdita del proprio animale o la nostalgia per la lontananza di una persona cara (motivi di studio o lavoro) o del proprio paese d'origine per chi ha dovuto abbandonarlo. 

    Il protocollo del trattamento prevede: 1-2 incontri dedicati all'ascolto del dolore, alla conoscenza della storia di vita della persona, all'analisi di eventuali sensi di colpa e alla somministrazione di 1-2 test della personalità. Sulla base di ciò che emerge si procede al trattamento vero e proprio, che può includere prescrizioni comportamentali, tecniche di visualizzazione e, se la persona lo richiede e la psicologa lo ritiene adatto, anche l'utilizzo di tecniche multimediali per la costruzione dell'oggetto della memoria

    L'oggetto della memoria* consiste nella realizzazione di un filmato con foto, piccoli video riguardanti la persona oggetto del dolore, il materiale sarà scelto e organizzato, insieme, dalla psicologa e dalla persona interessata. Il lavoro verrà impostato, realizzato e montato nei tempi necessari a cura della psicologa. Una volta ultimato, il filmato, per la prima volta sarà visionato in seduta insieme alla psicologa, successivamente sarà consegnato alla persona richiedente che potrà rivederlo tutte le volte che vorrà. 

    Essendo, questo oggetto della memoria, un racconto di vita, un prodotto intimo frutto di ricordi, di emozioni personali e sentimenti profondi, la persona che l'ha richiesto si impegnerà a non pubblicarlo nei social o altrove e a farne un uso strettamente privato. 

Dott.ssa Maria Giovanna Zocco

Ulteriori informazioni si possono richiedere, anche su WhatsApp, a questo numero: 389 116 1310 

* Per approfondimenti sull'oggetto della memoria consultare i lavori del dott. D. A. Nesci - psichiatra e psiconcologo al policlinico Gemelli