mercoledì 27 novembre 2013

Loro: i padroni visibili di questo mondo - parte I - I Politici

Strana simbiosi tra giornalisti e politici
Questo post presenta più una connotazione sociologica che psicologica. Esso è interamente tratto da un libro intitolato: "Loro: i padroni invisibili di questo mondo" (Città del Messico 1988) l'autore è Salvador Freixedo (ex gesuita). Egli sostiene che oltre ai poteri invisibili del mondo ci sono i padroni visibili di questo mondo che si dividono in 4 categorie: politici, militari, maniaci del denaro e fanatici religiosi. Questo post riguarda la descrizione dei politici (nei prossimi post riporterò le altre 3 categorie).

"I POLITICI sono maniaci del potere puro. Non hanno la passione per le armi o per la violenza fisica, a loro piace comandare. Li esalta essere visti, essere temuti ed essere consultati. Scoppiano di piacere davanti alle telecamere o ad un microfono. Generalmente hanno personalità psicopatiche; sentono la mancanza di qualcosa dentro e per questo ambiscono vivere in odore di moltitudini. Temono e amano i giornalisti perché questi hanno il potere di distruggerli o di trasformarli in idoli della società. A loro volta i giornalisti - inclusi i direttori dei quotidiani- sono succubi dei politici perché costoro sono come i buffoni nazionali che li riforniscono gratis, giornalmente di notizie fresche con le quali riempire le pagine che saranno divorate con avidità dalla massa di ingenui seguaci di partiti.
Un giorno qualcuno dovrà fare uno studio psicoanalitico della curiosa simbiosi giornalismo-politica, e più concretamente giornalista-politico. Si amano e si odiano; si cercano e si

venerdì 22 novembre 2013

Giocatela, rischia e affronta le tue paure

Per ascoltare, fermare il mix player musicale (riquadro sulla destra) cliccando sulle due asticelle verticali.




lunedì 18 novembre 2013

Insonnia: compagna di sempre o di qualche notte? Come curarla.

DEFINIZIONE
L'insonnia è un disturbo del sonno che può essere caratterizzato: o dall'incapacità di addormentarsi in una persona che avverte il bisogno di dormire (insonnia iniziale)  o da risvegli frequenti durante la notte (insonnia centrale) o, infine,  da risveglio mattutino precoce (insonnia tardiva).
Dal punto di vista diagnostico l'insonnia può essere classificata in:
1) Transitoria quando dura meno di una settimana, e può essere correlata a cambiamenti ambientali, depressione o stress;
2) Acuta nel caso in cui si ha l'impossibilità a dormire in modo soddisfacente per meno di un mese;
3) Cronica quando dura più di un mese, e può essere disordine primario o causato da altre patologie.

CAUSE
Varie sono le cause dell'insonnia: esse vanno dalle malattie (infettive febbrili, reumatismo, crisi dolorose di varia natura, ecc.) alle autointossicazioni (diabete, ipertensione, ecc.) agli

martedì 12 novembre 2013

Il sonno ripulisce il cervello dalle tossine: ecco perché l'insonnia è pericolosa

"Cavità nascoste" che si aprono nel cervello possono contribuire a spiegare l'incredibile potere rigenerante del sonno.


Un nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Science, ha rilevato che il cervello, durante il sonno, può spazzar via le tossine che si sono accumulate nel corso della giornata.
I ricercatori hanno scoperto l'esistenza di "cavità nascoste" all'interno del cervello, che durante il sonno si aprono, permettendo al liquido cerebrospinale (CSF) di trovare potenziali neurotossine, come il β-amiloide, che è stata associata con la malattia di Alzheimer.

Per giungere a questa loro scoperta, i ricercatori hanno iniettato nel cervello di topi un colorante e hanno monitorato il flusso in tre condizioni diverse: mentre erano svegli, addormentati e anestetizzati ( Xie et al., 2013 ).

Uno degli autori dello studio, il dottor Maiken Nedergaard, ha spiegato i risultati:
"Siamo rimasti sorpresi di quanto poco flusso di liquido cerebrospinale ci fosse nel cervello

lunedì 4 novembre 2013

Eccesso di emotività


Per emotività è da intendersi la capacità di provare emozioni che appartengono al gruppo dei processi affettivi, esse ci forniscono non le informazioni delle cose, bensì il valore che esse hanno per noi.  L'emozione è a un tempo un fatto psicologico e fisiologico e, secondo alcuni autori, anche un fatto sociale giacché gli stimoli che la determinano sono esterni all'individuo. 

Come fatto psicologico, l'emozione è caratterizzata da uno stato di coscienza del tutto soggettivo in cui si sperimentano sentimenti di vario genere: dai meno intensi come il piacere e il dispiacere, ai più intensi come l'amore, l'odio e la paura. 
Come fatto fisiologico l'emozione appare più uniforme mediante un complesso di manifestazioni oggettive che non varia sensibilmente nelle singole condizioni e che vanno dalle condizioni viscerali di tutti gli apparati (tachicardia, vasocostrizione periferica cioè il pallore, dispnea, sudorazione, ecc) agli atteggiamenti e alla mimica. 

Il termine emotività, peraltro, nel linguaggio comune, si impiega nel senso di emotività eccessiva cioè di particolare suscettibilità agli stimoli sia interni che esterni al soggetto, ed è in tale accezione che noi qui lo usiamo.


E' stato dimostrato che l'emozione rappresenta un fattore scatenante di malattia per cui, nella valutazione di quest'ultima, sarà sempre da considerare la personalità del paziente. Nell'iperemotivo si trovano per lo più tratti ansiogeni persistenti che danno alla risposta emotiva (del tutto normale quando è transitoria) il carattere della perseveranza. In tal caso