martedì 4 agosto 2020

La musica come medicina naturale

Un originale arrangiamento della Sinfonia n. 40 di Wolfang Amadeus Mozart ad opera di Waldo de Los Rios


La Musica è un linguaggio universale, così come lo sono anche l'arte e la matematica. Esse vanno al di là dei confini mentali, di barriere e nazionalità; sono delle frequenze, delle informazioni che vengono comprese da tutti. 
Questi linguaggi sono stati studiati dal punto di vista scientifico e medico e si è scoperto che attivano le stesse reti neuronali, gli stessi canali che sono associati al piacere e al benessere e che hanno un impatto significativo sulla salute e la felicità dell'essere umano. Si può dunque affermare che queste arti sono delle medicine naturali.
La musica, in particolare, se ben scelta e correttamente utilizzata, è indubbiamente un elemento di salute; infatti, è già stato appurato che dal punto di vista fisiologico e biochimico la musica fa bene, per questo diventa importante trovare ogni giorno uno spazio per coltivare la musica. 
A questo punto viene spontaneo chiedersi: quale tipo di musica? 
A tal proposito sono stati fatti diversi studi, ponendo a confronto vari generi musicali, ma anche musicisti fra di loro. Hanno così studiato gli effetti della musica di Mozart, Strauss e altri, correlandoli a diversi stadi di benessere psico-fisico. 
La musica di Mozart, ad esempio, si trova sempre in cima nella classifica della musica del benessere, così, se vogliamo stare bene, dobbiamo cominciare dalla Sinfonia N.40. 
E' stato inoltre dimostrato che anche altri generi musicali, come ad esempio il rock, hanno effetti benefici sulla psiche così come anche il potere di abbassare il livello di stress e di cortisolo; però, rispetto alla musica classica e, soprattutto quella di Mozart, non hanno un impatto sul sistema cardio-circolatorio e sulla pressione. Quindi se vogliamo veramente assumere una medicina naturale attraverso la musica, il meglio del meglio è sicuramente Mozart. 
Il potere terapeutico della musica non è una scoperta recente, ma ha origini molto antiche.
La musica aveva diversi poteri, ad esempio per gli sciamani era il mezzo con il quale ottenere la massima concentrazione e per intensificare la volontà di ritrovare e di conservare il benessere fisico, i canti utilizzati a tale scopo avevano un ritmo lento ed una intonazione monodica. 
La cultura greca poneva la musica al centro della vita sociale, e religiosa. I greci, infatti, ritenevano che la musica fosse la medicina dell’anima. 
Secondo Aristotele, infatti, l’arte dei suoni ha un potere liberatorio alleviante e catartico, di purificazione e di limitazione delle tensioni psichiche, ammettendo così l’utilità di tutti i generi di musica.
Il primo vero e proprio trattato di musicoterapia però risale alla prima metà del 1700 a cura di un medico musicista londinese, Richard Brockiesby. Il suo volume ebbe grande successo ma si dovette aspettare fino al XX secolo per poter parlare di vero e proprio uso terapeutico della musica. 
Oggi l'interesse per la musicoterapia è diventato sempre più considerevole e numerosi sono i corsi anche universitari, dedicati a questa disciplina. 
Noi abbiamo pensato a dei percorsi ben definiti di musicoterapia, associata a visualizzazioni specifiche adattate  ai diversi problemi ed esigenze della persona e, ove possibile, tenendo conto delle sue preferenze musicali. 
Si tratta di percorsi brevi che possono essere svolti on-line. Per ulteriori approfondimenti sui percorsi teraputici cliccare QUI
Per ascoltare alcuni brani di "Mùsica de Sanacìon" cliccare QUI