venerdì 16 febbraio 2018

Un libro per guarire: Bassa Autostima

   Se accettate di essere criticati di continuo, compromettendo la vostra fiducia in voi stessi e nelle vostre opinioni, scoprirete uno spirito affine nella voce narrante di Rebecca la prima moglie di Daphne du Maurier -  che, per inciso, rimane anonima, per sottolineare la mancanza di fiducia anche nel proprio diritto a esistere. 
Dal momento in cui diventa la signora De Winter, padrona di casa di Manderley - la bella tenuta di campagna di proprietà del più anziano e sofisticato marito Maxim - diventa anche estremamente goffa, lasciando sempre cadere i guanti, rovesciando bicchieri e calpestando cani, arrossendo e scusandosi e mangiandosi le unghie mentre si muove in punta di piedi per la casa. Si veste e si pettina in modo poco appropriato e lo sa, non ha idea di come gestire una grande casa con tanto di domestici e non fa nulla per imparare, e ingenuamente trasferisce la propria autorità sulla governante, la signora Danvers - una specie di fantasma dispettoso che adorava la prima signora De Winter ed è ben felice di aiutare la giovane donna a rovinarsi. <<Di seconda categoria>>, <<stramba>>, <<inaffidabile>>: sono tutti i modi in cui, direttamente o indirettamente, la donna descrive se stessa. Non sorprende che, quando la signora Danvers le suggerisce di gettarsi dalla finestra della camera da letto, lei per poco non lo faccia sul serio. 
   L'eroina di Rebecca è un'orfana, così, ancora una volta, potremmo incolpare i genitori defunti per la sua mancanza di autostima. Guardarla mentre si umilia, si confronta con l'elegante, intelligente, bella Rebecca e si dichiara perdente, tuttavia, dopo un po' diventa uno spettacolo difficile da sopportare, perché è la tragedia di chi peggiora da solo la propria situazione
    Chiunque soffra della stessa tendenza a farsi del male con l'eccessiva autocritica, leggendo questo romanzo arrossirà riconoscendosi il primo responsabile e giurerà di porre fine una volta per tutte a un tale comportamento masochista e autodistruttivo. 

    A volte, quindi, non abbiamo che da incolpare noi stessi per la nostra scarsa autostima, ed è per questo che, paradossalmente, la spinta verso il cambiamento risiede proprio dentro di noi e può darci la motivazione e lo stimolo  giusto per chiedere un sostegno psicologico.  

    Il trattamento psicologico indicato per i problemi di bassa autostima, eccesso di autosvalutazione e distorta percezione del Sé, normalmente consiste in un percorso breve di specifiche Visualizzazioni Guidate e Prescrizioni Comportamentali,  con l'obiettivo di rafforzare l'Io del soggetto e  aiutarlo a modificare il senso di bassa autostima in una maggiore sicurezza di sé ed equilibrio interiore.

   In conclusione, dunque, possiamo sostenere che: un libro giusto al momento giusto può rafforzare la motivazione verso il cambiamento, può aiutare in un percorso terapeutico, ma non bisogna dimenticare che non potrà mai sostituire il trattamento psicologico vero e proprio. 


Modulo per Biblio-Prescrizioni personalizzate

mercoledì 14 febbraio 2018

Biblioterapia: un libro per guarire

   Questo articolo vuole anche essere un'introduzione all'avvio, in questo Blog, di una nuova rubrica dal titolo appunto: Biblioterapia: un libro per guarire.
   Poiché, normalmente, in base ai disturbi presentati, sono solita inserire in un percorso terapeutico anche dei suggerimenti letterari, ho pensato alla suddetta rubrica dove periodicamente verranno consigliati, presentati e collegati ai vari problemi, disagi e malattie, alcuni libri che possono diventare dei veri e propri rimedi letterari per ogni disturbo. 

 Fonte:
La biblioterapia consiste nell'utilizzare i libri nell'ambito della relazione terapeutica come ulteriore strumento di cura.
In ambito psicoterapeutico la biblioterapia si colloca all’interno della relazione terapeutica. Il libro diventa un luogo condiviso da paziente e terapeuta.
Che cos’è la biblioterapia
La Webster International nel 1961 ha definito la Biblioterapia come "l’utilizzo di un insieme di letture scelte quali strumenti terapeutici in medicina e psichiatria. E’ un mezzo per risolvere problemi personali grazie a una lettura guidata".

La biblioterapia ha diverse accezioni:
di AUTOAIUTO – uno strumento al di fuori del contesto terapeutico, di autocura e crescita personale;
di PSICOEDUCAZIONE – utilizzato soprattutto nelle scuole, offre percorsi di lettura guidata finalizzati al confronto su un tema e alla socializzazione per promuovere la crescita cognitiva e socio-affettiva;
di TERAPIA – utilizzato all’interno di un contesto psicoterapeutico.
   Il primo ad introdurre la pratica di “prescrizione della lettura” ai pazienti, fu William Menninger.
Il dottor Menninger, psichiatra negli anni trenta del novecento presso l’omonima clinica Menninger in Kansas, cominciò ad indicare delle letture ai propri pazienti come supporto al trattamento di diversi disturbi psichiatrici. Il medico proponeva percorsi di lettura scelti e pensati appositamente