lunedì 30 marzo 2015

Psicofarmaci o consulenza psicologica on-line: cosa scegliere?




Oggi, purtroppo, almeno inizialmente, l'approccio privilegiato per il trattamento di molti fra i disturbi psicologici (anche meno gravi) continua ad essere quello farmacologico. 
Si considerano gravi, i disturbi psichici come la schizofrenia, le psicosi, le depressioni maggiori, i disturbi bipolari e altri, per i quali una terapia farmacologica si rende comunque necessaria, almeno inizialmente. Per problemi, invece, di tipo nevrotico, psicosomatico, disturbi derivati da trauma, ansia e stress sarebbe auspicabile intervenire con trattamenti meno invasivi per l'organismo, quanto meno dal punto di vista chimico. 
Invece, oggi, anche per questi lievi disturbi si ricorre agli psicofarmaci. Così, per sedare l'ansia, per affrontare la paura o lo stress, per superare un trauma, per poter dormire si

giovedì 26 marzo 2015

Il legame tra la pelle e psicologia

Come gli psicologi possono aiutare pazienti con problemi dermatologici.

Acne rosacea
Quando il ricercatore Rick Fried (MD, PhD), 7 anni fa, tenne un intervento ad una conferenza sulla dermatologia e, precisamente, sul rapporto tra problemi psicologici e problemi dermatologici, un dermatologo espose il suo scetticismo sulla connessione mente/corpo. 
In difesa di Rick Fried, intervenne al convegno un altro dermatologo, concorde con la sua posizione che, con uno stratagemma*, fece arrossire immediatamente davanti a tutti il collega scettico: questa fu la prova evidente che le emozioni hanno un impatto molto forte sull'organo più grande del corpo, la pelle.

Oggi i dermatologi sono molto più aperti alla Psicodermatologia, e gli psicologi vengono sempre più coinvolti per aiutare i pazienti con problemi dermatologici.

E' stato stimato infatti che il 30%-60% delle visite dermatologiche sono relative a problemi della pelle determinati o aggravati da fattori psicologici. 

Le ricerche stanno indagando sul ruolo che lo stress e altri problemi psicologici giocano nell'acne, nelle psoriasi, nell'eczema, nell'orticaria e in altri problemi della pelle.
Si sta studiando come l'ansia sociale, la depressione e altri problemi psicologici possono sorgere quando le persone presentano problemi alla pelle. 
Sono inoltre in via di sviluppo gli interventi sia per aiutare i pazienti dermatologici ad affrontare problemi psicologici sia per aiutare le persone a prevenire problemi alla pelle come il melanoma.

Mentre la Psicodermatologia è un campo ormai consolidato in Europa, essa è stata più lenta ad affermarsi negli Stati Uniti. Ci sono solo un paio di cliniche di Psicodermatologia nel Paese e le ricerche in tal senso scarseggiano.
L'interesse per la Psicodermatologia iniziò - come riferisce Kristina G. Gorbatenko-Roth, PhD, professore di psicologia presso l'Università del Wisconsin-Stout. - quando si scoprì che la perdita di capelli, in persone con alopecia areata era strettamente collegata a problemi di depressione, ansia e altri problemi psicologici.

La pelle è la parte più evidente del nostro corpo e può essere
colpita da fattori psicologici, ma pochi psicologi se ne

mercoledì 25 marzo 2015

Calliginefobia: la paura delle donne belle


DEFINIZIONE
Il termine Calliginefobia o Venustrafobia indica una paura persistente, anormale e ingiustificata delle belle donne. Non tutti conoscono l’esistenza di questa fobia che colpisce prevalentemente gli uomini, relegandoli a vivere nel terrore. soprattutto quando si trovano in presenza di una donna di particolare avvenenza. 
Questa fobia che può sembrare strana, si manifesta quando ci si ritrova in presenza di una donna di particolare avvenenza, ed è in grado di scatenare un vero e proprio panico da bellezza femminile. 

CAUSE
Secondo gli esperti questa particolare fobia trova le sue cause in situazioni traumatiche

sabato 7 marzo 2015

Disagio psichico: 17 milioni di italiani ne soffrono in silenzio.

Foto tratta da: "Il resto del Carlino"
Fonte: 
Storie di manager, calciatori, musicisti e persone comuni. Tutti affetti da un disagio trasversale. Chi ne parla è bollato. Eppure con una terapia adeguata si guarisce. 
Lavoravo alla Fiat, ero un pezzo grosso. Viaggiavo spessissimo. Poi un giorno, su un Boeing 747, ho cominciato ad ansimare, un terrore impossibile da descrivere. Mi sono aggrappato alla hostess dicendole con voce strozzata: “Muoio”. Dopo quell’episodio F. si è dovuto fermare. Tornare al suo posto era impossibile, “non riuscivo più neanche ad attraversare la strada, era come se un diagramma mi separasse dal mondo”. Poi le dimissioni, le cure per una diagnosi di depressione, un altro lavoro e un’altra vita.

C., invece, era una promessa del calcio, giocava in serie B. Fino a quando arrivò la notizia che un talent scout del Milan sarebbe venuto a vedere la partita. “Crollai e fui sostituito,

giovedì 5 marzo 2015

PsycoChat: per piccoli problemi giovanili


Da oggi, a tutti gli altri servizi psicologici presenti sul sito si aggiunge anche questo: "PsycoChat: per piccoli problemi giovanili".

"PsycoChat "consiste in un percorso di 4 Chat della durata di 50 minuti, nella modalità preferita (Skype, Facebook, Whattsapp).

Questo mini percorso è indicato per i più giovani che si trovano a dover affrontare i piccoli disagi tipici dell'età evolutiva, come ad esempio la difficoltà nell'accettare le trasformazioni del proprio corpo, o come le difficoltà e i conflitti nei rapporti interpersonali con i genitori o i coetanei, le difficoltà nello studio, le piccole delusioni amorose e poi ansie, fobie, depressione, dipendenze, piccoli traumi ecc.

Questo percorso è indicato anche per i giovani adulti che stanno attraversando un periodo particolare della loro vita caratterizzato da disagi affettivi o situazioni di crisi particolari: fine di una relazione amorosa, crisi di coppia o difficoltà di adattamento dopo il matrimonio, disturbi della sessualità, dubbi patologici, idee fisse, fobie, depressione, disturbi dell'alimentazione ecc.

Si può fare richiesta e prenotare: o attraverso il modulo di contatto, o tramite lo Sportello d'Ascolto sul profilo di Facebook: Psicologia Benessere on-line (apertura tutti i lunedì dalle 15:00 alle 16:00 e i mercoledì dalle 22:00 alle 23:00). Subito dopo sarà spedito via e-mail il modulo per la richiesta di consulenza via chat, da rispedire indietro compilato.

Nel caso in cui il giovane utente fosse minorenne la richiesta deve essere autorizzata e confermata dai genitori o da chi ne fa le veci, tramite contatto video o telefonico. Si declinano eventuali responsabilità nel caso di età non veritiera dichiarata dai giovani utenti sui social network (Facebook, Skype ecc.)

Cliccare QUI per conoscere le tariffe del Percorso PsycoChat.

mercoledì 4 marzo 2015

Autobiografia in cinque corti capitoli


Capitolo primo 
Cammino lungo una strada. C'è una buca profonda nel marciapiede. Ci casco dentro. Sono perduto, non posso farci nulla, non è colpa mia. Ci metto una vita per uscirne.
Capitolo secondo 
Cammino lungo la stessa strada. C'è una buca profonda nel marciapiede. Faccio finta che non ci sia. Ci casco dentro. Non posso credere di essere ancora nello stesso posto. Ma non è colpa mia. Mi ci vuole un sacco di tempo per uscirne.
Capitolo terzo 
Cammino lungo la stessa strada. C'è una buca profonda nel marciapiede. La vedo benissimo. Ci casco dentro di nuovo; è un'abitudine. Ma i miei occhi sono aperti: so dove sono. E' colpa mia. Ne esco immediatamente.
Capitolo quarto 
Cammino lungo la stessa strada. C'è una buca profonda nel marciapiede. Ci cammino intorno.
Capitolo quinto 
Me ne vado per un'altra strada.

di Portia Nelson 

Metaforicamente questa poesia potrebbe rappresentare i diversi livelli di un cammino psicologico basato sulla consapevolezza e crescita interiore. 

La salute come percorso di consapevolezza

Nell’antica Grecia si pensava che per guarire da una malattia bastasse dormire in un tempio consacrato ad Asclepio, l’Esculapio dei Romani. Coloro che non stavano in buona salute, lasciavano il loro paese per andare a cercare un tempio. A volte questo voleva dire lunghi tragitti, cammini di giorni e giorni, un vero e proprio pellegrinaggio prima di trovare un tempio di Asclepio.
Mettersi in cammino da soli per andare verso la salute, rappresentava una decisione potente: il primo passo verso la guarigione. Una volta arrivato al tempio, il viandante non veniva fatto entrare subito, rimaneva fuori diversi giorni, durante i quali veniva invitato a digiunare e a sottoporsi ad altri rituali di purificazione per liberarsi dalle tossine e lasciare fuori dal tempio le sue vecchie abitudini, che poi rappresentavano la malattia stessa.
Completata la purificazione, veniva introdotto all’interno del tempio, dove veniva sottoposto alle varie terapie. La prima medicina utilizzata era quella più diffusa a quei tempi, basata sull’assunzione di erbe e cibi curativi; ma in nessuno tempio dedicato ad Asclepio mancava