INTRODUZIONE
Quante volte capita che il medico non riesce a
individuare la causa di certi malesseri o dell'insonnia stessa? E alla fine non
gli resta altro che prescrivere farmaci per dormire, ansiolitici e quant'altro?
A nessuno viene in mente che l'inquinamento
luminoso [15] delle città (ora anche delle campagne) insieme alle altri fonti di
inquinamento possa impedire il giusto equilibrio e funzionamento
dell'organismo. Questo potrebbe essere uno dei tanti motivi in più a spiegare
il nervosismo, le malattie, l'intolleranza crescente che si rileva nei rapporti
umani. Eppure noi non
diamo molta importanza all'inquinamento luminoso, anzi, la prima cosa che, ad esempio, si chiede agli amministratori di un Comune è proprio quella di avere una maggiore illuminazione nelle città e nelle zone rurali. Senza considerare che, oltre al dispendio di denaro pubblico, l'inquinamento luminoso possa essere responsabile di vari disturbi nervosi e di un abbassamento delle difese immunitarie che rendono il nostro organismo molto più vulnerabile agli aggressori esterni (virus, batteri ecc.).
diamo molta importanza all'inquinamento luminoso, anzi, la prima cosa che, ad esempio, si chiede agli amministratori di un Comune è proprio quella di avere una maggiore illuminazione nelle città e nelle zone rurali. Senza considerare che, oltre al dispendio di denaro pubblico, l'inquinamento luminoso possa essere responsabile di vari disturbi nervosi e di un abbassamento delle difese immunitarie che rendono il nostro organismo molto più vulnerabile agli aggressori esterni (virus, batteri ecc.).
DEFINIZIONE:
Ma cosa si intende esattamente per inquinamento
luminoso?
Si definisce inquinamento luminoso: “qualunque alterazione della quantità
naturale di luce presente di notte nell’ambiente esterno e dovuta ad immissione
di luce di cui l’uomo abbia responsabilità”. [2]
RICERCHE E STUDI SCIENTIFICI
Numerosi studi hanno dimostrato come l’inquinamento luminoso “ha effetti dannosi per
l’ambiente soprattutto per gli animali migratori, come le tartarughe o gli
uccelli. Studi scientifici hanno accertato che sono tutte queste luci a far perdere
loro la bussola. È come se non ricordassero più la rotta giusta. Lo scienziato
B.E: Witherington nel 1992 ha studiato la risposta comportamentale delle
tartarughe di mare nella deposizione delle uova
in presenza di luce artificiale. Le testuggini preferivano non
nidificare là dove c’erano le luci e avevano difficoltà a trovare la strada di
ritorno una volta approdate sulla spiaggia. Anche se sono le falene che hanno
la peggio perché impostano la rotta migratoria basandosi sulla luna e sulle
stelle più luminose. Chi pensasse che le piante sono escluse dal problema è
meglio che cambi idea. Molte piante sono costrette a fiorire a causa di
esposizioni forzate a luci artificiali. E questo a discapito del fiore stesso
che tende a morire prima”. [2]
Ma è soprattutto l’uomo l’inconsapevole vittima
principale dell’inquinamento luminoso, in quanto sempre più sottoposto a
continua stimolazione luminosa anche di notte.
“E’ stato accertato che è sufficiente una piccola
quantità di luce durante la notte per inibire la produzione di melatonina. Una
costante soppressione di questo ormone, può avere effetti molto gravi sulla
nostra salute e portarci a sviluppare malattie croniche importanti. È stato
scoperto un nuovo sensore dell’occhio che regola il nostro orologio interno e
la produzione di melatonina – spiega Fabio Falchi presidente di “Cielo buio” in
una intervista per GreenStyle – L’esposizione, anche breve, alla luce
artificiale interrompe la produzione notturna di questo ormone.
Secondo alcuni studiosi israeliani, precisa il
presidente di CieloBuio, questa carenza di melatonina durante la notte potrebbe
addirittura essere legata all’incidenza del cancro. Un rischio ancora da
verificare, ma l’International Agency for Research on Cancer ha riconosciuto
che il lavoro notturno, con l’alterazione dei ritmi circadiani, può essere
considerato uno degli agenti probabilmente cancerogeni per l’uomo”. [8]
L’illuminazione notturna, come già detto sopra, provoca
nell’uomo l’alterazione dei ritmi cicardiani, in quanto la produzione della
melatonina viene bloccata già con bassissimi livelli di luce. Recentemente
(2001) è stato, infatti, scoperto un nuovo fotorecettore che non contribuisce
al meccanismo della visione, ma regola il nostro orologio biologico.
L’uomo possiede un sistema neurovegetativo che
funziona proprio come un orologio biologico: esso regola il funzionamento del
nostro sistema nervoso e del nostro organismo il quale, non dimentichiamolo, si
è adattato a vivere con i ritmi di sonno e di veglia legati alla notte e al
giorno. E’ ciò che prende appunto il nome di “ritmo cicardiano”.[3]
Di conseguenza, se ne deduce che le condizioni
ideali per il buon funzionamento del sistema neurovegetativo sono: dormire al
buio durante la notte e svegliarsi gradualmente alla luce del sole.
“L’inquinamento luminoso però è in grado di condizionare
e sfasare questo orologio biologico; in altre parole i meccanismi che regolano
il corretto funzionamento delle nostre cellule ne risulterebbero gravemente
danneggiati predisponendosi alla neurodegenerazione.
A renderlo noto è anche un altro studio condotto
dall’Università dell’Oregon, secondo il quale la luce artificiale danneggerebbe
seriamente la salute dell’uomo e dell’ambiente. I ricercatori, infatti,
sostengono che l’inquinamento luminoso rappresenti uno dei principali fattori
distruttivi del bioritmo umano.
Dagli esperimenti condotti sulle mosche della
frutta (che hanno meccanismi funzionali dell’orologio biologico simili a quelli
dell’uomo), infatti, sono emerse interferenze con il ritmo circadiano e
degenerazioni cerebrali paragonabili a quelle che avvengono natualmente
con l’invecchiamento. Il risultato è che il tempo di vita medio diminuisce del
32-50%, con una perdita di gran parte delle funzioni motorie e un rapido
sviluppo di “buchi” cerebrali”. [7]
Se ne può dedurre, quindi, che l’inquinamento
luminoso, è molto dannoso perché l'organismo, di notte, ha bisogno del buio per
dormire bene e recuperare l'energia, riparare le cellule e rafforzare il
sistema immunitario. Durante la notte, infatti, l'organismo produce la melatonina [8] [9] un ormone prodotto
dall'ipofisi o ghiandola pineale, essa viene sintetizzata in assenza di luce e
la sua massima concentrazione nel sangue viene raggiunta tra le 2 e le 4 di
notte, per poi ridursi gradualmente all'approssimarsi del mattino.
L'esposizione alla luce inibisce la produzione della melatonina, alterando non
solo il ritmo di sonno-veglia e quindi il recupero dell'organismo, ma lo espone
ad un rischio maggiore di malattie fisiche e nervose e anche diverse forme di tumori
[13] come ad esempio il tumore prostatico
[10] oltre che, come accennato prima, a favorire la degenerazione cerebrale.
Inoltre, alcuni studi
hanno dimostrato che un brusco passaggio da uno stato di sonno ad uno di veglia
può creare capogiri, nausea, nervosismo, disturbi alla cervicale ecc. Quindi
non è bene per l'organismo passare di colpo dal buio e dal rilassamento
notturno del sonno, alla luce improvvisa e al movimento fisico che ne consegue,
nonostante molti lo facciano e sono convinti che sia innocuo. Non per niente,
infatti anche dopo un semplice esercizio di rilassamento psicofisico di 5 minuti,
come ad esempio il Training Autogeno, bisogna fare bene la “ripresa” onde
evitare effetti collaterali come appunto capogiri, nausea, vertigini ecc.
NORMATIVA:
Da tempo quasi tutte le Regioni italiane si sono
dotate di leggi che regolamentano l’inquinamento luminoso, norme che riguardano
non solo l’illuminazione pubblica ma anche la limitazione della luce intrusiva
con normative tecniche che fanno riferimento all’illuminamento entro una
proprietà privata, o sulle pareti in prossimità di finestre, e alla luminanza
delle pareti delle case adiacenti l’impianto.
Esistono, inoltre, dei precedenti di sentenze [12]
in cui la Corte di Cassazione ha stabilito che sono risarcibili anche i danni
da inquinamento luminoso arrecati alle colture agricole per alterazione della
fotosintesi [13]. In base a quanto
riportato sopra: quanto più gravi sono i danni che l’inquinamento luminoso
notturno continuato può arrecare alla salute dell’uomo?
Fonti:
9) Melatonina
15) L'inquinamento
luminoso colpisce anche l'uomo, oltre ad animali e piante
16) Dormite male? Colpa (anche) dell'inquinamento luminoso
16) Dormite male? Colpa (anche) dell'inquinamento luminoso
Nessun commento:
Posta un commento