Perché anche dopo 84 giorni consecutivi in cui esce con la barca senza prendere un solo pesce, il vecchio e comunque allegro e indomito. E anche quando gli altri pescatori ridono di lui, non si arrabbia. E anche se adesso deve pescare da solo - perché il ragazzo che andava con lui da quando aveva 5 anni, e a cui vuole bene, ricambiato, è stato costretto della dalla famiglia a tentare la fortuna su un'altra barca - non porta rancore. E perché lo l’ottantacinquesimo giorno esce di nuovo in mare pieno di speranza, e anche se quando prende all'amo il pesce più grosso che lui o chiunque altro abbia mai preso e tira la lenza con tanta forza da tagliarsi la mano, lascia comunque che il pesce lo trascini giù al largo.
E anche se dice a Dio che vorrebbe che il ragazzo fosse con lui, ringrazia di avere almeno i delfini che giocano e scherzano intorno alla sua barca. E anche quando sono passati un giorno e una notte e lui ha davanti a sé un altro giorno, e sono solo lui e il pesce non c'è nessuno ad aiutarlo, ancora non perde la testa.
E anche quando è stato spinto più lontano di quanto non sia mai stato spinto nella sua vita, e comincia a sentirsi sull'orlo della disperazione, si convince da solo a pensare a quello che ha, e non a quello che non ha, e a quello che può fare con quello che ha.
E anche se ha fame e sete ed è accecato dal sole, sa che non c'è niente di più grande, di più bello o di più nobile di quel pesce che lo trascina.
E anche quando il pesce viene divorato dagli squali e lui perde prima l'arpione poi il coltello nel tentativo di allontanarli; e anche se non riesce a salvare la carne del pesce, e quella prova lo lascia così stanco e indebolito che quasi si perde anche lui; e anche se quando finalmente torna a riva tutto ciò che resta del pesce è uno scheletro, lui accetta quello che è successo e non si scoraggia ma va, con gratitudine, a letto.
Perché se vi immergete nella prosa semplice tranquillizzante di questa storia anche voi potrete innalzarvi al di sopra delle vostre emozioni. Vi unirete al vecchio nella sua barca, sarete testimoni del suo affetto per il ragazzo, per il mare, per il pesce, e lascerete che la storia vi riempia di pace e della nobile accettazione del presente, senza che resti spazio per il passato o per quello che si vorrebbe essere. A volte ci spingiamo tutti troppo oltre, ma questo non significa che non possiamo tornare indietro. E proprio come il vecchio, nonostante tutto, è felice, anche voi potete prendere esempio dal vecchio e del modo in cui convince se stesso. E dopo averlo letto terrete questo romanzo sul vostro scaffale, in un punto in cui possiate vederlo ogni volta che sarete arrabbiati. Allora vi ricorderete del vecchio, del mare, del pesce e lascerete andare via la rabbia ritrovando lo stato di calma.
Per chi fosse interessato, questo libro in formato Pdf potrà essere inviato gratuitamente a chi ne fa richiesta a questo indirizzo e-mail: mgzocco @gmail.com
E anche quando è stato spinto più lontano di quanto non sia mai stato spinto nella sua vita, e comincia a sentirsi sull'orlo della disperazione, si convince da solo a pensare a quello che ha, e non a quello che non ha, e a quello che può fare con quello che ha.
E anche se ha fame e sete ed è accecato dal sole, sa che non c'è niente di più grande, di più bello o di più nobile di quel pesce che lo trascina.
E anche quando il pesce viene divorato dagli squali e lui perde prima l'arpione poi il coltello nel tentativo di allontanarli; e anche se non riesce a salvare la carne del pesce, e quella prova lo lascia così stanco e indebolito che quasi si perde anche lui; e anche se quando finalmente torna a riva tutto ciò che resta del pesce è uno scheletro, lui accetta quello che è successo e non si scoraggia ma va, con gratitudine, a letto.
Perché se vi immergete nella prosa semplice tranquillizzante di questa storia anche voi potrete innalzarvi al di sopra delle vostre emozioni. Vi unirete al vecchio nella sua barca, sarete testimoni del suo affetto per il ragazzo, per il mare, per il pesce, e lascerete che la storia vi riempia di pace e della nobile accettazione del presente, senza che resti spazio per il passato o per quello che si vorrebbe essere. A volte ci spingiamo tutti troppo oltre, ma questo non significa che non possiamo tornare indietro. E proprio come il vecchio, nonostante tutto, è felice, anche voi potete prendere esempio dal vecchio e del modo in cui convince se stesso. E dopo averlo letto terrete questo romanzo sul vostro scaffale, in un punto in cui possiate vederlo ogni volta che sarete arrabbiati. Allora vi ricorderete del vecchio, del mare, del pesce e lascerete andare via la rabbia ritrovando lo stato di calma.
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