MANIACI DEL DENARO.
Ce ne sono due tipi: i legali e gli illegali.
Ce ne sono due tipi: i legali e gli illegali.
Gli illegali hanno
meno potere nel governo del mondo; ma contribuiscono in modo indiretto ad
aumentare il regnante caos. Sono bulli di gran classe che intendono vivere ai
margini della società e si organizzano in mafie finanziarie e in gruppi segreti
che ricattano e truffano la società in mille modi, con il solo fine di vivere
bene. A volte lo fanno alla grande e professionalmente, a volte in proprio e su
piccola scala. Per colpa dell’uno o dell’altro viviamo dietro le inferriate, la
società deve spendere milioni in corpi di polizia e guardiani, si rovinano
imprese e ci sono rapine a tutti gli angoli delle vie nelle grandi città.
Se questi gangsters,
mascherati da persone onorate, da qualche parte arrivano a conseguire il potere
politico - come è successo in qualche paese latinoamericano (e non solo) - allora
l’assassinio, il peculato ed ogni sorta di crimini diventano il nostro pane
quotidiano praticato dalle autorità stesse; normalmente questi bulli della
società non ambiscono il potere politico; guadagnato il denaro lo mandano in
Svizzera - il paese che vive coprendo i grandi ladroni di tutto il mondo e in
altri cosiddetti "paradisi fiscali" – e vivono alla grande.
Un giorno o l’altro,
si dovrebbe varare la pena di morte per queste sanguisughe che vivono
volontariamente e coscientemente spremendo il sangue dei loro concittadini.
volontariamente e coscientemente spremendo il sangue dei loro concittadini.
Passiamo ai maniaci
del denaro legali, che sono ancora più perniciosi degli illegali. Questi sono
rinserrati nelle grandi banche, trust, holding, finanziarie ecc. e dai
loro lussuosi uffici di cristallo, dall’alto dei grattacieli maneggiano, con un
filo sottilissimo ma efficientissimo, il gran “guignol” della politica
nazionale ed internazionale. I politici, molto seri, gesticoleranno,
rilasceranno dichiarazioni o balleranno a seconda di come questi mefistofeli
finanziari tireranno i fili.
A volte, quando ne
scelgono uno in particolare perché lo ritengono servilmente utile per i loro
interessi, lo elevano dal basso con una profusione di denaro di modo che
divenga potente e abbia occasione di gridare più forte, sì da convincere il
maggior numero possibile di pecorelle elettrìci.
Il rapporto fra la
politica e la banca è molto più profondo di quello che appare. I politici
cercano di non vessare troppo la banca perché questa possa condurre i propri
affari in completa pace di spirito . A sua volta la banca finanzia le campagne
dei politici e soprattutto li accoglie nel proprio seno quando un colpo
infausto della sorte li disarciona dal potere e devono abbandonare quello che,
ironicamente, si chiama “servizio pubblico”. Gli uffici delle grandi banche
sono soliti essere i porti sicuri in cui riparano molte navi politiche
naufragate.
Per i maniaci
organizzati del denaro, la cosa più importante del mondo è accrescerlo. Che per
questa loro esigenza una nazione sprofondi nel caos o un’impresa o un individuo
si rovinino, ai gran mogul della finanza questo non interessa. L’unica cosa che
conta per loro sono i dividendi perciò curano molto i buoni affari. La dozzina
di guerre che ci sono attualmente su questo pianeta sono un’autentica miniera
d’oro per i trafficanti d’armi e le banche finanziano tutte le bande
antagoniste in campo perché l’affare perduri il più a lungo possibile; non
importa quanta gente muoia.
Disgraziatamente per
loro, nei decenni passati capitò il grasso affare di prestare soldi
abusivamente a nazioni sottosviluppate governate da politici rapaci. I
banchieri prestavano soldi anche sapendo che quel denaro indebitava
maggiormente la nazione perché andava ad ingrassare i conti privati dei vari
presidenti, ministri, generali ladroni che tanto hanno abbondato nei paesi
sottosviluppati. I governanti patrioti e decenti, che hanno ereditato questi
ignobili debiti, faranno molto bene a non pagare neanche una monetina rubata da
politici ladroni e banchieri truffatori.
Le grandi banche
sembrano degli avvoltoi: tanta più carne putrescente c’è, tanto più ingrassano.
Ingrassano a spese delle imprese “giustiziate”, prese per il collo da interessi
smisurati e non si sa da quali torbidi maneggi finanziari, che producono l’inesplicabile
paradosso per il quale quando l’economia nazionale è a terra i guadagni delle
grandi banche vanno a gonfie vele e questo è ormai comprovato senza ombra di
dubbio.
Salvador Freixedo
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