Secondo post di "Loro: i padroni invisibili di questo mondo" di Salvador Freixedo
I MILITARI, i secondi
padroni visibili di questo mondo.
I militari sono i
successori degli uomini delle caverne, ma in uniforme. Al contrario dei
politici, adorano la violenza. Credono che si possa sistemare tutto a
bastonate. Affascinati dalle armi, che sono il loro giochino preferito, passano
la vita chiedendole ai politici che ne danno loro sempre più. Questi devolvono
un’enorme quantità di denaro del popolo per comprare armi che, c'è da
augurarsi, non servano mai perché, se dovessero servire, sarebbe per fare la
guerra o per uccidere il popolo stesso che le ha pagate.
All’inizio i militari
professionisti apparvero nelle società per difenderle dai nemici esterni; ma
oggigiorno non ci sono nemici esterni che minaccino invasioni e siccome essi
conservano l’istinto di violenza e di lotta, rivolgono le loro energie verso l’interno
e dopo un certo tempo cadono nella tentazione di bastonare i concittadini.
Invece di essere i difensori della pace sono una minaccia costante contro la
stessa. In una democrazia moderna la gente ha più paura dei militari nazionali
che dei nemici esterni. Nel caso ne sorgesse qualcuno, i militari
chiameranno gli studenti, gli operai e i contadini, metteranno nelle loro mani un fucile e li manderanno a combattere.
chiameranno gli studenti, gli operai e i contadini, metteranno nelle loro mani un fucile e li manderanno a combattere.
I militari hanno una
visione semplicistica della patria, della morale e della vita in generale;
tendono ad applicare il metodo e il modo d’essere della caserma alla vita
familiare e sociale senza tenere conto che lo spirito militarista ha
l’immaginazione castrata e viaggi in senso inverso alla fraternità umana. Lo
stile miliziano è valido solo per la caserma, ma è funesto per la società.
Contrasta con la creatività e con la cultura, serve solo ad ingrassare i
costruttori di armi e stuoli di spregiudicati uomini d'affari e di vivandieri.
Quando gli abusi e gli
errori dei generali-ministri, il malcontento cittadino e gli enormi debiti
esteri fanno traballare il regime castrense, i militari, patriotticamente,
rimettono il potere e si chiudono nelle caserme, ma non smettono di minacciare
di riprendere il garrote. Questo è stato il triste spettacolo in quasi tutte le
nazioni sudamericane negli ultimi cinquanta anni.
Il potere dei militari
non è sottile come quello dei politici. Il potere dei militari è forza bruta.
Sono le pallottole che straziano la blanda carne umana, sono i cannoni che
distruggono le case o le bombe che cancellano dalla faccia della terra città intere.
I politici cercano di convincere il popolo anche mentendo, ma i militari no. I
militari ordinano, perché loro hanno il senso dell’ordine e della legge; e chi
non la pensa come loro si sbaglia, è un eversore, un nemico della patria e
pertanto va zittito con ogni mezzo.
Con il denaro che i
militari del mondo intero spendono ogni anno per comperare e mantenere
armamenti e con il denaro che i governi spendono per mantenere i militari (che
il meglio che possono fare è non fare niente) si potrebbe vincere la povertà
sofferta da tanti milioni di persone nel mondo e si eleverebbe il tenore di
vita degli abitanti di tutti i Paesi. Ma su questo particolare, l’umanità non
ha superato l’epoca delle caverne ed ha una mentalità troglodita nella quale il
garrote e la violenza sono una necessità, un modo abituale di convivenza.
Su questo tribolato
pianeta gravano i piccoli e grandi “Pentagoni”, diretti da autentici maniaci
della violenza che non solo minacciano la pace dei loro Paesi, ma quella del
mondo intero con bombe ai neutroni e guerre galattiche. La loro paranoia
bellica è arrivata a tal punto che, incoraggiata dall’imbecillità dei Reagan e
dai Gorbachov di turno, si è permessa di porre sulla testa di tutti gli
abitanti del pianeta veri mostri apocalittici che vagano silenziosi nello
spazio e che in qualunque momento possono cadere dal cielo seminando morte su
milioni di innocenti. La schizofrenia di alcuni dementi ha fatto rivivere il
mito della manna divina trasformandolo in una pioggia infernale.
L’infermità di cui
soffrono questi maniaci della violenza è attualmente la minaccia maggiore
dell’umanità. Fintanto che esisteranno individui che credono che il miglior
modo di governare le cose siano le bastonate e le uccisioni, l’umanità sarà
sempre angustiata.
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