sabato 28 dicembre 2013

Loro: i padroni visibili di questo mondo - parte IV - I Fanatici religiosi


Quarta e ultima parte del ciclo dedicato al libro di Salvador Freixedo, edito a Città del Messico nel 1988, dal titolo: "Loro: i padroni invisibili di questo mondo"  (qui sono stati trattati solo quelli "visibili").

I FANATICI RELIGIOSI. Benché i leaders religiosi dichiarino che, in fondo, tutte le religioni predicano l’amore e la giustizia e pertanto insieme contribuiscano all’unità del genere umano, i fatti nel corso dei secoli ci dicono tutto il contrario e la trama della storia è intessuta da guerre dovute puramente e semplicemente alla religione.

Le religioni sono credenze e riti ideati da certi individui, che sentirono o credettero di sentire
voci dall’aldilà che dettavano loro ciò che gli uomini dovevano fare per “salvarsi”. Tutte le religioni, senza eccezioni, provengono da apparizioni di entità celesti di cui qualcuno fu testimone. Come dire, le religioni non provengono dall’uomo ma da fuori di esso; da qualcosa o qualcuno che si impose all’uomo facendogli credere cose e praticare riti che in molti casi sono stati insegnamenti di evoluzione, ma in altri menzogne, manipolazioni, stupidaggini.
Le religioni tendono a raggruppare uomini, facendo loro credere le stesse cose e, allo stesso tempo, li separano da altri che credono in dogmi diversi. Siccome ognuno dei fedeli di una religione crede di avere l’unica verità ed essere il fedele seguace della volontà di Dio, guarda gli altri che non hanno il suo stesso credo come sospettabili nemici di Dio; in tempi passati si sentiva perfino in diritto di ammazzarli perché il Dio che ha nella sua testa è il padrone di tutte la vite. Le religioni generano un “odio santo” al peccato e di conseguenza ai peccatori che lo commettono.

Spesso, nei tempi passati, i regni e gli imperi erano teocratici; il re era, allo stesso tempo, anche sacerdote o investito di qualche sacro potere. Dio lo benediceva particolarmente ed egli si sentiva suo rappresentante, il che lo autorizzava a fare tutto ciò che voleva.
Questa situazione perdura in paesi sottosviluppati o tribali; ma in occidente da secoli c'è stata la separazione dei poteri e dei ruoli di Stato e Chiesa e i capi religiosi costituiscono una casta a parte rispetto ai leaders civili che, tuttavia mostrano un rispetto farisaico verso i gerarchi religiosi, per tenerseli buoni, vale a dire perché non incitino i loro fedeli contro il governo o la loro fazione politica.

I leaders religiosi occidentali non pretendono di governare direttamente i loro parrocchiani ma danno loro la linea per “vivere conformemente ai comandamenti di Dio”; in realtà influiscono molto nell'aggregazione sociale e nel pensiero collettivo politico, più che spirituale.
Nei paesi sottosviluppati la forza che hanno i leaders religiosi è enorme e funesta. Pur senza armi e senza soldi, basandosi unicamente su minacce e promesse inerenti all’aldilà, hanno un potere totale sulla vita della povera gente e, in gran parte, il sottosviluppo di questi paesi e la mancanza di progresso sono dovuti ai comandamenti delle loro religioni che, per mantenere il loro dominio, impediscono ogni presa di coscienza e ogni evoluzione sociale e individuale.

In molte occasioni le religioni “predicatrici di pace” sono le responsabili della guerra. L’attuale inferno del Medio Oriente è la miglior prova di ciò che sto dicendo.
In Libano, Cristiani e Druidi si ammazzano per un rancore religioso; Iran e Iraq si sono strozzate vicendevolmente con una santa ferocia ispirata da Allah. I palestinesi si annientano fra loro per ragioni politiche mischiate a ragioni religiose. Siria e Libia collaborano alla guerra santa contro il governo cristiano del Libano. E alla base di tutto questo caos e come sua origine, c'è il cieco fanatismo di Israele, che un bel giorno contro tutti i diritti internazionali (ispirandosi alle parole di Yahvè, pronunciate quattromila anni fa!) spogliò i Palestinesi della loro patria trasformandoli in un popolo errante e disperato. Da vittime del selvaggio nazismo gli Israeliani si sono trasformati nei nazisti del Medio Oriente. Perché quest’orrendo inferno del Libano? Per ideali “sacri”, fomentati da leaders religiosi e difesi con furore da fanatici senza cervello.

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