Secondo i ricercatori della Mailman School of Public Health alla Columbia University e l’Harvard School of Public Health, le donne con Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS) hanno una probabilità quasi due volte maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2, rispetto alle donne che non hanno tale diagnosi.
Lo studio longitudinale di questi ricercatori fornisce la prova, ad oggi più significativa, di una relazione causale tra DPTS e diabete di tipo 2. I risultati sono stati pubblicati online sulla rivista JAMA Psychiatry .
I ricercatori hanno analizzato i dati del sondaggio, raccolti dal 1989 al 2011, di 49.739 donne iscritte al Nurses Health Study II ed hanno trovato che, più erano alti il numero e la gravità dei sintomi del DPTS, più era elevato, per una donna, il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Dall’età di
60 anni, inoltre, quasi il 12% delle donne con il numero più alto di sintomi di DPTS aveva sviluppato il diabete di tipo 2, mentre meno del 7% delle donne senza esposizione ad un trauma aveva il diabete.
In più, è stato scoperto che l’uso di antidepressivi e l’elevato indice di massa corporea erano responsabili di quasi la metà del rischio di diabete di tipo 2 (34% e 14%, rispettivamente), mentre il fumo, la qualità della dieta, l’assunzione di alcol e l’attività fisica non spiegavano l’associazione.
Si tenga conto che una donna su nove avrà un DPTS qualche volta nel corso della sua vita (il doppio degli uomini) e che le donne hanno anche la possibilità di esperire eventi traumatici estremi, come uno stupro, i quali comportano un alto rischio per il disturbo.
Per valutare il diabete di tipo 2, i ricercatori hanno usato un metodo d’indagine convalidato, che prima ha chiesto alle donne se avevano ricevuto una diagnosi da un dottore, poi hanno confermato la diagnosi con le informazioni circa i risultati del test, i sintomi e le cure. Il DPTS è stato valutato usando la Short Screening Scale.
“Non solo il DPTS è devastante per la salute mentale, ma colpisce anche la salute fisica, aumentando il rischio di sviluppare disturbi cardiovascolari, diabete ed obesità”, ha detto l’autore principale Karestan C. Koenen, professore di Epidemiologia alla Mailman School.
“Le donne con DPTS ed i professionisti della salute che si prendono cura di loro dovrebbero essere informati sul fatto che queste donne hanno un rischio più elevato di sviluppare il diabete”, ha detto il primo autore Andrea L. Roberts, ricercatore associato nel Dipartimento di Scienze Sociali e Comportamentali alla Harvard School of Public Health.
“Poiché meno della metà degli americani con DPTS riceve un trattamento specifico, il nostro studio sottolinea l’urgenza di aumentare l’accesso alle cure di salute mentale per dedicarsi a quei fattori che contribuiscono al diabete e ad altri disturbi cronici”.
Lo studio si basa su alcuni risultati ottenuti nel passato dai ricercatori, incluso lo studio del 2013 che ha riportato un collegamento tra il DPTS e l’obesità. Un’altra ricerca ha mostrato un collegamento tra problemi di salute mentale, come ansia, fobia sociale ed agorafobia, ed il diabete di tipo 2.
C’è bisogno di ulteriori ricerche, nel futuro, per identificare la biochimica ed i possibili cambiamenti aggiuntivi nel comportamento, come i disturbi del sonno, che mediano la relazione tra il DPTS ed il diabete di tipo 2.
60 anni, inoltre, quasi il 12% delle donne con il numero più alto di sintomi di DPTS aveva sviluppato il diabete di tipo 2, mentre meno del 7% delle donne senza esposizione ad un trauma aveva il diabete.
In più, è stato scoperto che l’uso di antidepressivi e l’elevato indice di massa corporea erano responsabili di quasi la metà del rischio di diabete di tipo 2 (34% e 14%, rispettivamente), mentre il fumo, la qualità della dieta, l’assunzione di alcol e l’attività fisica non spiegavano l’associazione.
Si tenga conto che una donna su nove avrà un DPTS qualche volta nel corso della sua vita (il doppio degli uomini) e che le donne hanno anche la possibilità di esperire eventi traumatici estremi, come uno stupro, i quali comportano un alto rischio per il disturbo.
Per valutare il diabete di tipo 2, i ricercatori hanno usato un metodo d’indagine convalidato, che prima ha chiesto alle donne se avevano ricevuto una diagnosi da un dottore, poi hanno confermato la diagnosi con le informazioni circa i risultati del test, i sintomi e le cure. Il DPTS è stato valutato usando la Short Screening Scale.
“Non solo il DPTS è devastante per la salute mentale, ma colpisce anche la salute fisica, aumentando il rischio di sviluppare disturbi cardiovascolari, diabete ed obesità”, ha detto l’autore principale Karestan C. Koenen, professore di Epidemiologia alla Mailman School.
“Le donne con DPTS ed i professionisti della salute che si prendono cura di loro dovrebbero essere informati sul fatto che queste donne hanno un rischio più elevato di sviluppare il diabete”, ha detto il primo autore Andrea L. Roberts, ricercatore associato nel Dipartimento di Scienze Sociali e Comportamentali alla Harvard School of Public Health.
“Poiché meno della metà degli americani con DPTS riceve un trattamento specifico, il nostro studio sottolinea l’urgenza di aumentare l’accesso alle cure di salute mentale per dedicarsi a quei fattori che contribuiscono al diabete e ad altri disturbi cronici”.
Lo studio si basa su alcuni risultati ottenuti nel passato dai ricercatori, incluso lo studio del 2013 che ha riportato un collegamento tra il DPTS e l’obesità. Un’altra ricerca ha mostrato un collegamento tra problemi di salute mentale, come ansia, fobia sociale ed agorafobia, ed il diabete di tipo 2.
C’è bisogno di ulteriori ricerche, nel futuro, per identificare la biochimica ed i possibili cambiamenti aggiuntivi nel comportamento, come i disturbi del sonno, che mediano la relazione tra il DPTS ed il diabete di tipo 2.
Dott.ssa Maria Giovanna Zocco
Fonti:
Articolo tradotto dal sito: psypost.org
Immagine tratta dal sito: buzznews.it
Immagine tratta dal sito: buzznews.it
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