lunedì 23 febbraio 2015

La disoccupazione è causa di 45.000 suicidi in tutto il mondo

Uno su cinque suicidi in tutto il mondo è causato da questo e la cifra è in aumento.

Nuove ricerche hanno dimostrato che la disoccupazione è causa di circa 45.000 suicidi in tutto il mondo, ogni anno. Questa cifra rappresenta un quinto del totale dei suicidi a livello mondiale.

La ricerca, pubblicata su: "The Lancet Psychiatry" , riporta i dati raccolti in 63 paesi tra il 2000 e il 2011 (Nordt et al., 2015). 
I ricrcatori hanno scoperto che il rischio di suicidio a causa della disoccupazione era salito tra il 20 e il 30 per cento in tutte le regioni del mondo.
Inoltre, dato che il periodo di inizio della recessione risale al 2008, in questi anni 2000 - 2011 (cioè quelli presi in considerazione dallo studio) è stato possibile valutare gli effetti di tale recessione.

Il Dr. Carlos Nordt, che ha condotto lo studio, ha detto:
"Dopo l'anno della crisi, nel 2008, il numero di suicidi è
aumentato nel breve termine di 5.000 casi.
Pertanto, i suicidi legati alla disoccupazione è pari a un numero nove volte più elevato dei morti suicidi in eccesso attribuiti alla più recente crisi economica. "

Non è solo la disoccupazione  che è collegata al suicidio, ma è anche il periodo precedente, quando i dipendenti devono affrontare un periodo, di pochi mesi o anche più, caratterizzati da un forte stress dovuto alle incertezze legate al destino lavorativo.



Suicidio e disoccupazione
In alcuni paesi l'impatto della disoccupazione è peggiore rispetto ad altri; spiega, infatti, il team:
"... I nostri dati suggeriscono che non tutte le perdite di posti di lavoro hanno necessariamente lo stesso impatto, infatti, l'effetto sul rischio di suicidio sembra essere più forte nei paesi in cui il tasso di disoccupazione è basso.
E' possibile che un inatteso aumento del tasso di disoccupazione potrebbe innescare, in questi paesi, maggiori paure e insicurezze rispetto ai paesi con alti livelli di disoccupazione pre-crisi. "

Il Dr Wolfram Kawohl, uno degli autori dello studio, ha detto:
"Lo sviluppo del mercato del lavoro era ovviamente previsto e l'incertezza per quanto riguarda lo sviluppo della situazione economica sembra già avere conseguenze negative."

E' necessario quindi intervenire il prima possibile nel riconoscere questo aumento del rischio di suicidio, sia per le persone che sono già fuori dal mondo del lavoro che per coloro i quali sono in procinto di perderlo; in modo tale da fornire loro un servizio di supporto psicologico che possa essere d'aiuto a superare questo tipo particolare di crisi, la quale può anche arrivare ad includere, per la persona, una ridefinizione in negativo dalla propria identità personale, tale da incrementare significativamente il rischio di suicidio.

Dott.ssa Maria Giovanna Zocco

Fonte: PSYBLOG: understand your mind


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