lunedì 27 aprile 2015

Il buono, il brutto e l'ignoto: uso dei dispositivi mobili e interattivi per bambini


I dispositivi interattivi sono ormai di uso comune, e i bambini li utilizzano sempre più spesso e sempre in più in giovane età. L'impatto che questi dispositivi mobili stanno avendo sullo sviluppo e il comportamento dei bambini è ancora relativamente sconosciuto.
In un articolo apparso sulla rivista Pediatrics, i ricercatori, nell'esaminare i diversi tipi di media interattivi oggi disponibili, sollevano questioni importanti per quanto riguarda il loro uso come strumenti educativi, così come il loro potenziale ruolo dannoso nell'arresto della crescita e dello sviluppo di importanti strumenti di autoregolamentazione.
Mentre ci sono molti studi che hanno dimostrato che i bambini di età inferiore a 30 mesi non possono imparare dalla televisione e dai video, allo stesso modo di come potrebbero imparare da interazioni della vita reale, ci sono meno studi che hanno indagato se questo è il caso anche delle applicazioni interattive. 
Le prime ricerche suggeriscono che i media interattivi, come libri elettronici e applicazioni didattiche che possono essere d'aiuto nell'insegnamento risultano essere molto utili ma solo
nei bambini in età prescolare o più grandi. I potenziali benefici educativi per i bambini sotto i due anni è in discussione, anche perché la ricerca sui media interattivi in ​​questa fascia di età è scarsa, è comunque ben noto che i neonati ed i bambini imparano meglio attraverso il contatto fisico e le esperienze vis a vis.


Si osserva, quindi, che mentre da un lato l'uso del dispositivo interattivo da parte dei bambini è in grado di fornire un vantaggio educativo, dall'altra, l'uso di questi dispositivi può distrarre i bambini dalle relazioni interpersonali e da altre attività di socializzazione e ciò può essere dannoso per lo sviluppo socio-emotivo del bambino. Di conseguenza i ricercatori si chiedono "Se questi dispositivi diventano il metodo predominante per calmare e distrarre i bambini, essi saranno in grado di sviluppare i propri meccanismi interni di autoregolamentazione?"



"E 'stato dimostrato - come riporta Jenny Radesky, MD, docente clinico in Developmental-Comportamentale Pediatria presso la Boston University School of Medicine - che l'aumento del tempo televisivo riduce nel bambino lo sviluppo di competenze linguistiche e sociali. Allo stesso modo i dispositivi interattivi diminuiscono la quantità di tempo trascorso con altri bambini e quindi la qualità dei rapporti interpersonali".


Gli autori si chiedono se l'uso del dispositivo interattivo prolungato durante l'infanzia potrebbe interferire con lo sviluppo delle capacità di empatia, interazione sociale e di problem solving che sono prevalentemente ottenuti con il gioco non strutturato, con l'esplorazione e l'interazione con i coetanei. "Questi dispositivi - possono dunque sostituire attività pratiche importanti per lo sviluppo delle capacità senso-motorie e visuo-motorie, che sono necessarie per l'apprendimento e l'applicazione della matematica e della scienza", 



Ad oggi, molto rimane da studiare in questo campo; nel frattempo gli autori raccomandano ai genitori di provare ogni applicazione prima di permettere ai propri figli di accedervi. I genitori, inoltre,  sono anche incoraggiati a utilizzare queste applicazioni con i loro figli, perché usare insieme i supporti interattivi aumenta il loro valore educativo. "In questo momento - ha aggiunto Radesky - ci sono più domande che risposte, riguardo questi supporti interattivi e fino a quando non si conosce meglio il loro impatto sullo sviluppo del bambino, la famiglia dovrebbe almeno controllare il tempo di utilizzo da parte di figli e stabilire il tempo della connessione e il tempo dedicato ad altre attività sociali."

dott.ssa Maria Giovanna Zocco

Fonti:

Articolo tradotto dal sito: psypost.org
Immagine tratta dal sito: webmasterpoint.org

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