giovedì 30 aprile 2015

Sei neurotossici chimici industriali legati all'aumento dei disturbi cerebrali

"... I bambini di tutto il mondo sono esposti a sostanze chimiche tossiche non riconosciute che ne stanno silenziosamente alterando l'intelligenza e i comportamenti, precludendone i risultati futuri e danneggiando la società..."
L'aumento dei disturbi come l'autismo, ADHD e dislessia potrebbe essere legato all'uso industriale di prodotti chimici neurotossici, secondo una nuova ricerca pubblicata su The Lancet ( Grandjean & Landrigan, 2014 ).

Gli epidemiologi hanno identificato sei sostanze chimiche che potrebbero avere effetti negativi sullo sviluppo dei bambini.
Le sei sostanze chimiche includono: fluoro, manganese, un solvente chiamato tetracloroetilene, DDT (un pesticida) e un ritardante di fiamma contenente etere di difenile polibromurato.

Il ricercatore Philippe Grandjean, della Harvard School of Public Health, ha spiegato:
"La più grande preoccupazione è il gran numero di bambini che sono affetti da danno tossico, nocivo per lo sviluppo del cervello. Tali bambini presentano infatti:
ridotte capacità attentive, ritardo dello sviluppo e scarso rendimento scolastico. E molti prodotti chimici industriali stanno ora emergendo come probabili cause. "

I ricercatori identificano studi che forniscono prove di un collegamento tra i sei prodotti chimici e i problemi nello sviluppo psicologico dei bambini, tra cui:
Il manganese è stato associato ad una ridotta funzione intellettuale e una maggiore iperattività.
Un alto livello di fluoro nell'acqua potabile è stato associato con sette punti di decremento nel Q.I. (Quoziente Intellettivo).
I pesticidi come il DDT (che sono vietati nei paesi più ricchi ma ancora utilizzati altrove) sono stati associati con disturbi dello sviluppo neurologico.
Queste sostanze sono state aggiunte a una lista crescente di prodotti chimici che poi includono neurotossine ben note, come il piombo e il metilmercurio.

Gli autori sospettano che potrebbero esserci molti altri prodotti chimici in uso industriale regolare che possono essere dannosi per il cervello in via di sviluppo dei bambini.

Questi sono i ftalati e bisfenolo A, che vengono utilizzati nella plastica e i cosmetici, essi sono molto inquinanti, come anche il monossido di carbonio. 
Per esempio, uno studio sull'inquinamento in California ha collegato l'inquinamento da gas di scarico di auto a più alti tassi di disturbi dello spettro autistico ( Volk et al., 2013 ).

Pochissime di queste sostanze chimiche potenzialmente pericolose vengono verificate, controllate e regolate, infatti gli autori sostengono che:
"La presunzione che le nuove sostanze chimiche o tecnologiche siano sicure fino a prova contraria, è un problema fondamentale. Esistono molti esempi di nuove sostanze chimiche che sono state introdotte per la loro efficacia, ma senza essere state testate per la loro eventuale pericolosità sull'essere umano, ma che poi, successivamente, si sono dimostrate essere causa di gravi danni; si tratta di diverse sostanze neurotossiche come: amianto, talidomide, dietilstilbestrolo e i clorofluorocarburi. "(Grandjean & Landrigan, 2014).

Gli autori sostengono che, al fine di proteggere lo sviluppo cerebrale dei bambini (che sono molto sensibili essendo ancora il loro sistema nervoso in via di sviluppo) dovrebbe essere istituita una nuova agenzia per lo screening e per testare i nuovi prodotti chimici utilizzati nei processi industriali.
I ricercatori concludono in una nota preoccupante:
"... Il numero totale di sostanze neurotossiche ormai riconosciute, quasi certamente rappresenta una sottostima del numero reale di sostanze neurotossiche che sono state rilasciate nell'ambiente globale. La nostra grande preoccupazione è che i bambini di tutto il mondo siano esposti a sostanze chimiche tossiche non riconosciute che stanno silenziosamente erodendo intelligenza, alterando i comportamenti, precludendo così ai bambini un normale sviluppo dell'intelligenza e danneggiando inevitabilmente le società, forse più seriamente quelle dei paesi in via di sviluppo ". (Grandjean & Landrigan, 2014).

Dott.ssa Maria Giovanna Zocco

Fonte: 
http://www.spring.org.uk/2014/02/six-neurotoxic-industrial-chemicals-linked-to-rise-in-brain-disorders.php

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