domenica 8 settembre 2013

Cannabis Sativa: droga o medicina?


Ultimamente sui giornali on line, si sta trattando spesso il tema della liberalizzazione delle droghe leggere, in particolare: la cannabis sativa. E come sempre ormai accade per qualsiasi argomento, ci sono i sostenitori della liberalizzazione e quindi giù link e citazioni di studi a sostegno delle proprietà benefiche e terapeutiche della pianta. E dalla parte opposta, ci sono quelli che sostengono la nocività della stessa e vengono citati studi e ricerche a sostegno della pericolosità di questa erba. Solo pochi riescono a trascendere questo dualismo arrivando a sostenere che l’organismo ha in sé le capacità naturali di prodursi tutto ciò che gli serve a livello fisiologico per il suo benessere fisico. Ma io aggiungo un’altra cosa: le droghe vengono utilizzate anche per ottenere un benessere psichico che è un benessere artificiale sempre più legato alla sostanza, fino a quando la persona non riesce più a crearselo da sé, ecco allora spiegata la dipendenza dalla sostanza. 
Pochissimi sanno che la mente umana, o meglio, la sua parte inconscia, possiede la
capacità di ricrearsi un benessere psichico naturale, e lo può fare quando vuole e dove vuole, una volta che ha imparato il modo di farlo. Le tecniche di rilassamento somatico e le visualizzazioni guidate sono alcuni dei tanti modi, oltre le varie tecniche orientali di meditazione. 
E poi, risulta sempre più evidente che molte persone stanno cominciando ad avere una seria paura non tanto delle erbe e delle droghe da esse derivanti, ma quanto della miriade di farmaci che le ditte farmaceutiche, attraverso i nostri medici, ci propinano ormai da anni, anche solo per il più semplice dei malesseri fisici o anche psichici; quando, invece, sarebbero sufficienti tecniche e strategie diverse e molto meno invasive per il nostro organismo e la nostra psiche e, quel che più conta, senza alcun effetto collaterale.
Comunque, credo che oggi bisogna stare attenti anche a quei prodotti che si fregiano dei termini come: “naturale”, “alle erbe” perché se si va a vedere bene, a volte, i principi attivi derivati dalle piante sono inesistenti o comunque sempre frutto di laboratorio. E poi è innegabile che oggi l’uomo sta perdendo la capacità di ricorrere alla sua forza interiore per ristabilire il benessere fisico,  psichico e anche spirituale. Oggi ci viene continuamente inculcato fin da bambini (da parte dalla società, del sistema sanitario, alla pubblicità) l’idea che solo introducendo nel nostro organismo qualcosa dall’esterno noi possiamo curare qualunque tipo di malattia sia essa fisica che psichica.  E' così  ci siamo sempre più allontanati e dimenticati delle nostre capacità interiori nel far fronte ai disturbi fisici e psichici. E ci siamo dimenticati che nell'uomo, mente e corpo sono un tutt'uno e che inevitabilmente l'uno influenza l'altro e che questo avviene nel malessere ma anche e soprattutto nel benessere.  MGZ

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